Sviluppo economico
EEliana La Ferrara
di Eliana La Ferrara
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Approccio macroeconomico allo sviluppo: a) teoria neoclassica della crescita e convergenza; b) modelli di crescita [...] una garanzia collaterale, ossia un bene o un deposito di cui la banca possa appropriarsi in caso di informazioni e la capacità di monitoraggio che mancano all'istituzione bancaria vengono forniti dalla struttura sociale. Anche se chi prende ...
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Rita Castellani
– Evoluzione del concetto di sviluppo, modelli e indicatori. Estensione del la sostenibilità dello sviluppo. Bibliografia. Webgrafia
Nella letteratura economica, i punti di vista fondamentali da cui partire per analizzare i processi di sviluppo di un sistema economico sono sostanzialmente ... ...
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sviluppo econòmico Fenomeno durevole nel tempo consistente nella crescita di alcune variabili reali del sistema: produzione, consumi, investimenti, occupazione. In politica economica, per politica dello sviluppo economico si intende la creazione delle condizioni favorevoli allo sviluppo economico e ... ...
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Bruna Ingrao
Nella prospettiva contemporanea, lo s. e. di un Paese è il processo di trasformazione dell'apparato produttivo, con innovazioni tecnologiche e organizzative, che porta ad ampliare la capacità produttiva e aumentare la produttività per addetto, permettendo di raggiungere stabilmente un ... ...
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Maria Grazia Galimberti
L’evoluzione delle società moderne
Lo sviluppo economico è un processo storico lungo, difficile e complesso che ha portato alla nascita delle società moderne, caratterizzate da benessere diffuso e da un’ampia rete di industrie e servizi. Le società sviluppate sono giunte a ... ...
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Massimo Tommasoli
(App. III, ii, p. 880; IV, iii, p. 562; V, v, p. 368)
Le origini dell'attuale sistema internazionale di cooperazione allo sviluppo risalgono alla fine degli anni Quaranta, con l'istituzione delle Nazioni Unite. Gli intenti originari e gli obiettivi della cooperazione internazionale ... ...
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Franco Volpi
Definizione
Nel linguaggio comune e in quello delle scienze naturali per sviluppo si intende il passaggio di un'entità dalla sua forma embrionale a quella compiuta o perfetta attraverso un avanzamento per stadi intermedi: così dal feto o dal seme si sviluppano gradualmente l'animale o ... ...
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Carla Esposito
(App. III, II, p. 880; IV, III, p. 562)
Sviluppo e sottosviluppo. - I termini s. e sottosviluppo economico fanno riferimento a due condizioni diverse che sono quantificabili in prima approssimazione in termini di prodotto nazionale pro capite, ma che sottintendono anche diversi insiemi ... ...
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(App. III, 11, p. 880)
Duccio Cavalieri
ECONOMICO L'interesse manifestatosi negli anni Cinquanta attorno a questo tema è tuttora vivissimo, sia per quanto riguarda le modalità e le prospettive dello s. nei paesi economicamente più avanzati, sia per quanto attiene alla problematica, in parte diversa, ... ...
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Paolo SYLOS-LABINI
. Lo s. e. è variamente concepito. Per alcuni economisti esso consiste in un accrescimento del reddito nazionale, totale o per individuo. Come in biologia, è opportuno distinguere fra accrescimento e s.: lo studio dell'accrescimento considera gli aspetti puramente quantitativi, quello ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] , che assunse un’importanza crescente come luogo di deposito e custodia delle entrate di monasteri, conventi, confraternite ed enti assistenziali. Tutto ciò, pur configurando servizi bancari, contribuiva ad attribuire al Monte un peculiare carattere ...
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Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] irredimibile (Z=0) e che n diventi infinitamente grande, il prezzo del titolo sarà V=C/i.
I certificati di depositobancari
Mediante questi strumenti una banca è in grado di ottenere risorse dai risparmiatori, i quali a loro volta possono cedere il ...
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JUNG, Guido
Nicola De Ianni
, Nacque a Palermo il 1° febbr. 1876 da Mario, discendente da una famiglia israelita d'origine svizzero-tedesca, e Natalìa Randegger.
Dal gennaio 1867 il padre era stato [...] con l'obiettivo di frenare la speculazione, stabilivano un deposito per gli acquisti azionari -, lo J. si . De Cecco, Roma-Bari 1993, ad ind.; La Banca d'Italia e il sistema bancario. 1919-1936, a cura di G. Guarino - G. Toniolo, Roma-Bari 1993, ...
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BERTOLLI
Luciano Segreto
Famiglia di imprenditori. L'avvio delle attività industriali della dinastia dei B. va situato nei primi decenni postunitari. Il capostipite, Francesco (nato a Lucca il 12 apr. [...] fratelli, la società manteneva come scopo sociale l'intermediazione bancaria e il commercio di vino e olio, dando lavoro posizioni detenute in precedenza sui mercati esteri. L'ammontare dei depositi, salito a 160 milioni alla fine del 1946, passò a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pasquale Saraceno
Antonio Magliulo
Pasquale Saraceno è stato un protagonista riservato e pragmatico della politica economica italiana del Novecento. Un civil servant che voleva orientare il mercato, [...] breve termine sono utilizzati per finanziare investimenti liquidi e i depositi a più lunga scadenza per sovvenzionare investimenti immobilizzati. Le imprese, oltre che con il credito bancario, si finanziano con capitali propri e ricorrendo al mercato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Antonio Broggia
Rosario Patalano
Il dibattito sulla «storia, la natura, la riforma delle monete, il più importante in campo politico ed economico» (Venturi 1998, p. 443) dell’età illuministica [...] de’ tributi, cit., pp. 389-90).
Il sistema bancario con le operazioni di giroconto, o attraverso l’emissione di vita robusto e vigoroso. Sangue è il danaro, cuore è il deposito: se in questo cuore il danaro si trattiene ozioso, languisce lo Stato ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] , e la fragilità dei vari istituti, gettando il discredito su tutto il sistema bancario, contribuiva anch'essa alla contrazione dei depositi, ma abbiamo una nozione troppo generica delle operazioni che essi effettivamente compievano per stabilire ...
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FIGARI, Giovanni Battista
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Nacque a Genova il 15 febbr. 1840, primogenito dei tre figli di Francesco, fabbricante e mercante di tessuti di cotone, e di Luigia Ferro. Adolescente, [...] filatura e tessitura riunite di Rossiglione e di un deposito di cotoni a Genova.
La grave crisi che travagliò ; A. Confalonieri, Banca e industria in Italia (1894-1906), II, Ilsistema bancario tra due crisi, Bologna 1980, pp. 273, 281, 285, 291 s., ...
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PAVONCELLI, Giuseppe
Maria Carmela Schisani
PAVONCELLI, Giuseppe. – Nacque a Cerignola (Foggia), il 24 agosto 1836, primogenito dei due figli di Federico, mercante granista e possidente, e di Antonia [...] la propria formazione (anche con la pratica in alcune case bancarie) tra Francia, Belgio e Inghilterra. A venti anni era di accedere allo sconto di effetti e ad anticipazioni su deposito di merci. La banca faceva parte dei tentativi volti a ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
vincolato
agg. [part. pass. di vincolare2]. – Soggetto a un vincolo, a vincoli: essere, sentirsi v., in senso proprio e fig.; sottoposto a condizioni e limitazioni: area v., terreno v.; nel centro storico di Firenze quasi tutti i palazzi sono...