Uomo politico francese (Montauban 1803 - ivi 1879), deputato (dal 1834), membro nel 1848 della Costituente, poi della Legislativa, fu ministro dell'Interno dal 20 al 30 dicembre dello stesso anno. Si oppose [...] al colpo di stato napoleonico del 1851. Lasciò la vita politica fino al 1871, quando ritornò all'Assemblea nazionale come sostenitore di A. Thiers. Dal 1875 senatore a vita ...
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Uomo politico francese (Bourges 1835 - Parigi 1912); deputato d'estrema sinistra all'Assemblea nazionale nel 1870, fu costantemente rieletto alla camera dei deputati, della quale tenne la presidenza più [...] volte (1881-85, 1894-98, 1904-12). Nel 1885 e nel 1898 fu presidente del Consiglio per breve tempo. Fu tipico esponente del radicalismo e dell'anticlericalismo massonico della Terza Repubblica ...
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Uomo politico danese (Aarhus 1906 - Copenaghen 1960). Deputato allo Storting dal 1936 e segretario del partito socialdemocratico dal 1939, fu uno dei capi della Resistenza contro l'occupazione tedesca. [...] Ministro delle Finanze nel 1945, poi dal 1947 al 1950, nel 1953 divenne ministro degli Esteri nel gabinetto Hedtoft, al quale successe come presidente del Consiglio (1955-57) ...
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Uomo politico tedesco (Stettino 1833 - Naumburg 1907); deputato al Reichstag dal 1878, fu tra i conservatori moderati. Nominato da Bismarck ministro dell'Interno (1880) e vicecancelliere (1881), fu dal [...] 1888 anche vicepresidente del ministero prussiano. Ebbe parte attiva nella legislazione sociale emanata da Bismarck (1888). Dimessosi nel 1897, dal 1901 appartenne alla Camera dei signori prussiana ...
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Uomo politico (Alba 1863 - Cossano Belbo 1913); deputato dal 1897 al 1913, appartenne alla maggioranza giolittiana, salvo un breve periodo in cui sostenne L. Pelloux, e nel 1908 fu relatore dell'atto di [...] accusa contro N. Nasi. Fu sottosegretario agli Interni (1910-1911), e ministro delle Poste con Giolitti dal marzo 1911 alla morte ...
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Uomo politico italiano (Firenze 1851 - ivi 1915); deputato della Sinistra (1882), sindaco di Firenze (1887-91); tornato in parlamento (1892), fu ministro dell'Agricoltura con A. Rudinì (1896) e vicepresidente [...] della Camera (1900-02 e 1909); accostatosi a S. Sonnino, fu ministro degli Esteri nei due gabinetti (1906 e 1909-10) da lui presieduti ...
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Uomo politico italiano (Forlì 1883 - Roma 1924). Deputato fascista, vicesegretario della confederazione dei sindacati fascisti. La sua uccisione (12 sett. 1924) per opera di tal Giovanni Corvi, che al [...] processo fu dichiarato infermo di mente, servì alla stampa governativa al fine di creare un diversivo all'indignazione suscitata dall'assassinio di G. Matteotti ...
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Germanista (Celle 1814 - Gottinga 1887). Scrittore, giornalista, deputato liberale nel 1848, dal 1873 professore a Gottinga, pubblicò pregevoli monografie e crestomazie letterarie; curò l'edizione critica [...] delle opere di Schiller. La sua opera principale è il Grundriss zur Geschichte der deutschen Dichtung (1855-87), utilissimo repertorio bibliografico per lo studio della letteratura tedesca ...
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Uomo politico (Bistagno 1821 - ivi 1907), avvocato. Deputato al parlamento subalpino (dal 1851), poi senatore (dal 1865), fu segretario generale ai Lavori pubblici (1862) e alle Finanze (1864) e quindi [...] ministro dei Lavori pubblici (1887-89; 1893-96). Presidente del Senato (1898-99), nel 1900 succedette a L. C. Pelloux alla presidenza del Consiglio dei ministri col compito di operare una distensione politica. ...
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Commediografo e poeta (Venezia 1849 - Roncade 1901); deputato alla XX legislatura e sindaco di Venezia (1890-95). Scrisse commedie in lingua e in dialetto (La bozeta de l'ogio, 1871; I Recìni da festa, [...] 1876, la sua migliore e più fortunata; Pessi fora de acqua, in collab. con G. Gallina, 1882), e vivaci versi pure dialettali, tra cui la notissima Regata. S. fu l'ideatore delle biennali d'arte che si ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...