Uomo politico belga (Ypres 1810 - Saint Lambert 1886); deputato cattolico (dal 1841), ministro delle Finanze (1844), poi all'opposizione contro i liberali (1847-70), fu a lungo presidente del Consiglio [...] (1871-78); sotto il suo governo si fecero tesi (1875) i rapporti con la Germania a causa del Kulturkampf. Tornato al potere (1884), dovette subito dimettersi per la violenta reazione del paese alla sua ...
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Uomo politico tedesco (Enkenbach, Palatinato, 1874 - Monaco 1923). Deputato al Reichstag, aderì al Centro cattolico. Fu anche membro della Dieta bavarese e dell'Assemblea nazionale di Weimar. Ministro [...] del Tesoro del Reich nel gabinetto di O. Bauer dal 21 giugno 1919, diede le dimissioni nel genn. 1920, dopo la scissione del Partito popolare bavarese dal Centro. Ambasciatore a Parigi dal luglio 1920, ...
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Uomo politico inglese (Londra 1896 - Orsay, Parigi, 1980); deputato conservatore (1918), poi indipendente (1922-24), quindi laburista (1924; 1926-31), fondò infine (1932) la British union of fascists, [...] di cui fu il capo. Internato in virtù dei provvedimenti di emergenza (1940), fu rilasciato per malattia nel 1943. Dopo la guerra riprese, ma in tono minore, l'attività politica, pubblicando anche alcuni ...
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Uomo politico (Torino 1805 - ivi 1888). Avvocato, fu deputato (1848-49; 1857-67) e ministro delle Finanze (1860-61). Nel 1865 svolse, per incarico del presidente del Consiglio A. La Marmora, una delicata [...] missione a Roma per risolvere la questione delle numerose sedi episcopali vacanti in Italia; i negoziati fallirono per l'opposizione di Pio IX ad accettare che i vescovi prestassero giuramento nelle mani ...
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Uomo politico polacco (Borów, Breslavia, 1874 - Varsavia 1938); deputato alla Duma (1905-12) e quindi alla costituente polacca, divenne presidente del Consiglio e fu più volte ministro delle Finanze. Creò [...] la Banca di Polonia e attuò la riforma monetaria. Il fratello Stanisław (1871- 1949), economista e uomo politico, fu ministro della Pubblica Istruzione e degli Affari di Culto (1923-25, 1926) e presidente ...
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Uomo politico statunitense (Danville, Vermont, 1792 - Washington 1868), deputato nel parlamento della Pennsylvania (1833-41), e poi al Congresso federale (1849-53), si batté costantemente contro lo schiavismo. [...] Entrato nel partito repubblicano (1856), militò nella corrente radicale, e nel 1859 fu nuovamente eletto al Congresso. Dopo la guerra civile, si oppose alla politica di pacificazione verso gli stati del ...
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Kučinskis, Māris. – Uomo politico lettone (n. Valmiera 1961). Deputato dal 2002 nelle fila del Partito popolare, militante dal 2014 nel Liepājās Partija, è stato ministro dello Sviluppo regionale e dei [...] governi locali dal 2004 al 2006 nel governo Kalvītis. Dal febbraio 2016 ha assunto la carica di primo ministro a seguito delle dimissioni della premier L. Straujuma, permanendovi fino al gennaio 2019, ...
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Uomo politico danese (Copenaghen 1873 - ivi 1942), socialdemocratico, deputato al Parlamento (1906-42). Ministro senza portafoglio nel gabinetto Zahle (1916-20), presidente del Consiglio (1924-26; 1929-42); [...] cercò di promuovere la cooperazione tra gli stati dell'Europa settentr. e di mantenere buoni rapporti con la Germania (patto di non aggressione, 1939). Durante l'occupazione nazista (dal 1940) si sforzò ...
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Uomo politico (Venezia 1841 - ivi 1905), liberale moderato, deputato (1882-1904), ministro delle Poste e Telegrafi con Saracco (1900-01); autore di opere critiche e letterarie; scrisse tra l'altro Fra [...] Paolo Sarpi (1893) e Manin a Venezia nel 1848-49 (post., 1916). La figlia Maria, maritata Pezzé (1869-1933), fu valente traduttrice dall'inglese, dal tedesco e dal danese (Carlyle, Hauff, Andersen), pedagogista ...
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Uomo politico francese (Honfleur, Calvados, 1897 - Rouen 1974). Deputato radical-socialista dal 1928, sottosegretario agli Esteri nel gabinetto Daladier (1934), in campo di concentramento tedesco dal 1943 [...] al 1945 per la sua attività nella Resistenza, nel genn. 1947 fu ministro della Giustizia nel gabinetto Ramadier e quindi primo ministro (luglio-sett. 1948), ministro della Giustizia (sett. 1948 - febbr. ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...