Giornalista e uomo politico (Parigi 1806 - ivi 1881), più volte deputato (tra il 1834 e il 1877). Dopo aver fondato e diretto varî periodici, lanciò (1836) La Presse che ebbe rapida diffusione anche per [...] la vivacità delle polemiche politiche. Espulso dalla Francia in seguito al colpo di stato del 2 dicembre 1851, vi ritornò pochi mesi dopo. Venduta La Presse (1856), diresse (dal 1866) La Liberté; nel 1873 ...
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Uomo politico italiano (Fratta Polesine 1885 - Roma 1924). Più volte deputato, fu segretario del Partito socialista unitario (1922). Convinto antifascista, fu ucciso in seguito alla denuncia che aveva [...] fatto dei brogli commessi dai fascisti durante le elezioni del 1924. Il suo assassinio costituì il prodromo della soppressione del regime parlamentare.
Vita e attività
Di formazione giuridica, si dedicò ...
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Uomo politico (Catania 1852 - Roma 1914); sindaco di Catania (1879), deputato dal 1882, appoggiò la politica di Crispi divenendo in seguito sottosegretario all'Agricoltura (1892) e ministro delle Poste [...] (1898). Profondo conoscitore dei problemi internazionali, S. G. resse il ministero degli Esteri (1905-06), le ambasciate di Londra (1906-09) e Parigi (1909-10), e, dal marzo 1910 fino alla morte, nuovamente ...
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Uomo politico inglese (Broadlands, Hampshire, 1784 - Brocket Hall, Hertfordshire, 1865). Deputato tory, poi vicino ai liberali di G. Canning, come ministro degli Esteri sostenne i movimenti liberali europei [...] e le rivoluzioni del 1848 e fronteggiò l'espansionismo francese e russo. Come primo ministro (1855-58; 1859-65) condusse con successo la guerra di Crimea.
Vita e attività
Nato da una famiglia nobile e ...
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PAPANDREU, Georgios
Uomo politico greco, nato a Patrasso nel 1888. Deputato di Mitilene, fu ministro dell'Interno nel 1923, dell'Economia nel 1925, dell'Istruzione dal 1930 al 1932 nel governo di Eleuthérios [...] Venizélos, e quindi nel 1933 ministro dei Lavori pubblici. Nel 1935 fondò il partito socialdemocratico e durante il regime Metaxàs venne esiliato. Membro attivo della resistenza durante l'occupazione italo-tedesca ...
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SARAGAT, Giuseppe
Gu. Qu.
Uomo politico, nato a Torino il 12 settembre 1898. Si laureò in scienze economiche, e nel 1922 entrò nel movimento socialista. Nel 1925, dopo il congresso di Roma, fu eletto [...] . Fu poi ministro senza portafoglio nel primo gabinetto Bonomi e successivamente ambasciatore a Parigi fino al 1946.
Eletto deputato il 2 giugno di quell'anno nei collegi di Siena, Catania e Roma, fu presiderite dell'Assemblea costituente italiana ...
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Palme, Sven Olof
Politico svedese (Stoccolma 1927-ivi 1986). Socialdemocratico, deputato dal 1957, nel 1963 divenne per la prima volta ministro. Membro della segreteria del partito (1964), prese posizione [...] contro l’intervento statunitense nel Vietnam. Fu primo ministro dal 1969 al 1976 e dal 1982 alla morte; sostenne il welfare state e, in politica estera, favorì il disarmo, la denuclearizzazione dell’Europa ...
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Pacheco Areco, Jorge
Politico uruguaiano (Montevideo 1920-ivi 1998). Giornalista, deputato del Partido blanco, vicepresidente della Repubblica, assunse il potere in seguito alla morte improvvisa del [...] presidente O. Gestido (1967). Durante il suo mandato (concluso nel 1972) P.A. combatté i guerriglieri tupamaros, che avevano intensificato la loro azione, sciolse i partiti di sinistra e sospese i quotidiani ...
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Laurier, Wilfrid
Statista canadese (Saint-Lin, Québec, 1841-Ottawa 1919). Deputato liberale (1874), ministro per le Imposte (1877-78), capo dell’opposizione (1887-96), infine primo ministro (1896-1911). [...] Legò le sorti del suo Paese a quelle britanniche, pur respingendo l’idea di un’organizzazione difensiva unitaria, e al contempo appoggiò l’immigrazione nel Canada occidentale. Cercò di equilibrare le richieste ...
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Marcos, Ferdinand Edralin
Politico filippino (Sarrat, Luzon, 1917-Honolulu 1989). Deputato liberale (1949-59), presidente del partito (1961-64), senatore (1959-65) e presidente del Senato (1963-65), [...] entrò nel Partito nazionalista e fu presidente della Repubblica (1965, 1969 e 1981). Proclamò la legge marziale (1972), sciolse il Parlamento, abolì i partiti politici e si fece conferire pieni poteri ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...