Giurista e uomo politico (Copenaghen 1797 - ivi 1861). Deputato, ministro degli Interni (1848-49 e 1852-53), dal dic. 1854 al sett. 1856 fu presidente del consiglio. Come tale preparò e fece votare il [...] 2 0tt. 1855 la costituzione conservatrice comune anche allo Schleswig e al Holstein, che la dieta confederale germanica fece annullare, per i due ducati, nel nov. 1858 ...
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Uomo politico (Aubeter, Charente, 1840 - Parigi 1904). Avvocato, deputato di Bordeaux (1879-81), senatore della Gironda (dal 1888). Uno dei quattro senatori incaricati di istruire il processo a carico [...] del generale Boulanger, fu ministro della Giustizia (1895), e sostenitore (1897) della revisione del processo Dreyfus. Fu il fondatore e il primo presidente della Lega dei diritti dell'uomo e del cittadino ...
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Uomo politico spagnolo (Oviedo 1801 - ivi 1882). Conservatore, deputato dal 1837, come ministro delle Finanze nel gabinetto Narváez (1844-46) riuscì a chiudere il bilancio in attivo. Fu ancora ministro [...] delle Finanze nei gabinetti Narváez (1848-49) e Armero (1857); poi (1864) presidente del consiglio con un gabinetto a tendenza reazionaria ben presto sostituito da un nuovo gabinetto Narváez ...
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Uomo politico (Stanton Harcourt 1661 circa - Londra 1727); deputato (1690), ebbe gran parte nella commissione che ottenne dal parlamento l'unione fra la Scozia e l'Inghilterra (1707), e quindi nei negoziati [...] per la pace di Utrecht; fu poi (1713) lord cancelliere. Creato visconte (1721), fu uno dei lords justices, incaricati della reggenza durante le assenze del re ...
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Uomo politico italiano (n. Atina 1863 - m. 1945). Deputato vicino a S. Sonnino, fu sottosegretario dei Lavori pubblici (1914-16) e del Tesoro (1917-19). Ministro dell'Agricoltura, il 2 nov. 1919 emanò [...] un decreto ("decreto V.") che favoriva la concessione di terre ai contadini reduci dalla prima guerra mondiale. Passato al fascismo, fu senatore dal 1929 ...
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Uomo politico e pubblicista (Stoccarda 1801 - Tubinga 1867); deputato alla seconda Camera del parlamento del Württemberg (1831), fu ministro per i Culti nel governo liberale (marzo-ag. 1848). Nei suoi [...] scritti patrocinò l'unificazione tedesca da parte della Prussia, criticò il Deutscher Bund e l'intromissione dell'Austria negli affari germanici (Briefwechsel zweier Deutscher, 1831) ...
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Uomo politico cèco (Vester Egede 1837 - Copenaghen 1922). Deputato dal 1872 al 1895, fondò nel 1882 l'Associazione per la neutralizzazione della Danimarca (dal 1885 Associazione danese per la pace) e nel [...] 1891 l'Ufficio internazionale per la pace a Berna, di cui fu presidente. Nel 1908 ottenne il premio Nobel per la pace ...
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Uomo politico svizzero (Tramelan, Berna, 1843 - Berna 1914). Deputato al Consiglio degli stati (1884-90) e al Consiglio nazionale (1890-1914); fondò (1892) e diresse fino al 1906 l'ufficio permanente dell'Unione [...] interparlamentare. Nel 1902 ricevette il premio Nobel per la pace; dal 1906 direttore del Bureau international de la paix ...
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Uomo politico italiano (Catania 1859 - ivi 1920). Socialista, deputato dal 1892, si distinse nel giornalismo e fu tra i principali organizzatori dei Fasci dei lavoratori in Sicilia: fu perciò arrestato [...] e condannato all'epoca dei moti del 1894. Amnistiato, sedette alla Camera dalla XVIII alla XXV Legislatura, passando a tendenze riformistiche che spiegano il suo favore alla guerra libica (1911) e a quella ...
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Uomo politico inglese (Londra 1896 - Orsay, Parigi, 1980); deputato conservatore (1918), poi indipendente (1922-24), quindi laburista (1924; 1926-31), fondò infine (1932) la British union of fascists, [...] di cui fu il capo. Internato in virtù dei provvedimenti di emergenza (1940), fu rilasciato per malattia nel 1943. Dopo la guerra riprese, ma in tono minore, l'attività politica, pubblicando anche alcuni ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...