Gruppo artistico formato a Monaco (1911), per iniziativa di V.V. Kandiskij e F. Marc. Pubblicò un almanacco (1912) e organizzò mostre a Monaco (1911, 1912) e a Berlino (1912) con la partecipazione dei più significativi esponenti dell’avanguardia europea. Principio ispiratore del B., fondamentale premessa per le successive ricerche non figurative, è la considerazione dell’arte come espressione di contenuti ...
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Famiglia di arazzieri di Bruxelles, di cui i più importanti furono Jacob (1676-1706) e Gaspard (1710-42) specializzatosi in soggetti pastorali e alla Teniers. ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] a oggetti tipicamente eychiani. Ma già nella Deposizione dalla croce (1436-37 o 1442 circa, Prado) lo stile di van der W. si afferma nella sua capacità di sviluppare tutte le possibilità espressive e calligrafiche dello stile del Maestro di Flémalle ...
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Pittore fiammingo (n. 1440 circa - m. Roodentale, Bruxelles, 1482), probabilmente originario di Goes nella Zelanda. Maestro nel 1467; nel 1474 fu nominato decano della gilda dei pittori a Gand. Fu quello [...] il momento di maggiore successo di G., giustamente celebrato, accanto a J. van Eyck e a R. van der Weyden, fra i maggiori pittori dei Paesi Bassi. Tra il 1476 e il 1478 eseguì il trittico con l'adorazione dei pastori per Tommaso Portinari, che lo ...
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Pittore (Gorinchem 1637 - Amsterdam 1712). Ad Amsterdam dal 1650, dipinse bellissime vedute urbane, eseguite con raccolta accuratezza e fine senso della luce. Indifferente all'esattezza topografica, inserì spesso nelle sue vedute ricordi di un suo viaggio, che dovette portarlo a Bruxelles, a Xanten, a Colonia, forse fino al Mediterraneo. Dipinse anche nature morte. Esperto di problemi d'ingegneria, ...
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Pittore (Haarlem 1613 - Amsterdam 1670), allievo di N. Elias. I suoi 957 quadri, in partic. ritratti, compongono quasi una rassegna della società dell'epoca. Fra le sue opere, che ricordano lo stile di F. Hals e di H. Rembrandt, il Ritratto d'ignoto (1642, Kassel, Staatliche Kunstsammlungen) e il Banchetto delle guardie civili in occasione della pace di Vestfalia (Amsterdam, Rijksmuseum), considerato ...
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Pittore (Boscoducale 1859 - Amsterdam 1925). Si dedicò soprattutto alla pittura murale e vetraria, svolgendo grandi composizioni religiose e leggendarie, con stilizzazioni primitiveggianti (Processione del miracolo di Amsterdam; decorazioni del Palazzo Municipale di Boscoducale; cartoni per le vetrate dell'università di Utrecht, ecc.); fu anche illustratore di libri. Direttore (dal 1907) dell'accademia ...
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Scultore (Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles, 1843 - ivi 1910). Gran parte delle sue opere, d'intonazione naturalistica e spesso con accenti simbolisti, sono conservate nei Musées royaux des beaux-arts a Bruxelles; eseguì anche il gruppo monumentale La morte di Ompdrailles (1892, Bruxelles, avenue Louise). Fu direttore dell'accademia di Bruxelles ...
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Pittore (Amsterdam 1603 - ivi 1677). Dipinse paesaggi invernali e celeberrimi notturni, da lui resi con tecnica perfetta negli effetti lunari. Opere nel Rijksmuseum di Amsterdam, nella National Gallery di Londra, al Louvre, ecc. Suo figlio Eglon Hendrik (Amsterdam 1634 - Düsseldorf 1703) fu pittore d'interni, di paesaggi, di ritratti ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
fustagno (ant. e region. frustagno, ant. fustano) s. m. [lat. mediev. fustaneum, der. di fustis «fusto», come traduz. del gr. ξύλινον «di legno». Secondo una diversa ipotesi etimologica, der. dell'arabo fustān, turco fistan «fustagno; sottana»...