Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Disciplina relativamente giovane, e riconosciuta a livello istituzionale, solo con gli [...] non senza forti opposizioni – lo schema di riferimento e le concezioni di fondo della geologia.
La teoria della derivadeicontinenti, proposta a partire dal 1912 da Alfred Wegener , un meteorologo tedesco considerato come un estraneo dalla comunità ...
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paleomagnetismo
Studio del campo magnetico fossile conservato in alcune rocce. Le tecniche paleomagnetiche si avvalgono della proprietà di alcuni minerali di conservare una registrazione della direzione [...] della loro datazione – già a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso hanno convalidato la teoria della derivadeicontinenti, dimostrando che in moltissimi casi la posizione delle varie rocce nel reticolato geografico era molto diversa dalla ...
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In origine, arte di dividere i terreni (moderna agrimensura), oggi scienza che studia forma e dimensioni della Terra e si occupa di determinare il campo gravitazionale terrestre. La g. si suddivide a seconda [...] con modulo di elasticità paragonabile a quello dell’acciaio. Le variazioni di longitudine dovrebbero invece collegarsi al fenomeno della derivadeicontinenti. Un notevole passo avanti in questo campo è stato compiuto con l’uso sistematico di orologi ...
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Geofisico e meteorologo (n. Berlino 1880 - m. in Groenlandia 1930). Prof. di meteorologia all'univ. di Amburgo (1919), poi di geofisica e meteorologia all'univ. di Graz (1924), partecipò, in qualità di [...] anche su basi geologiche, paleontologiche e paleoclimatiche la sua teoria mobilista della derivadeicontinenti, esposta nelle diverse edizioni (1915-29) di Die Entstehung der Kontinente und Ozeane (trad. it. 1942), alla quale deve soprattutto la sua ...
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Geodeta (L'Aia 1887 - Amersfoort 1966), prof. di geodesia nell'univ. di Utrecht (dal 1927); autore di ricerche gravimetriche; per le osservazioni in mare a bordo di sommergibili adoperò apparecchi e strumenti [...] giunse alla convinzione della validità della teoria della derivadeicontinenti come conseguenza della frammentazione di un solo continente iniziale. Dal 1947 fu socio dell'Accademia dei Lincei e dal 1964 della Pontificia accademia delle ...
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Geologo italiano (Isola d'Istria 1842 - Cagliari 1916), prof. di geologia e mineralogia nell'univ. di Cagliari (dal 1884). Condusse indagini in Valtellina e compì missioni scientifico-esplorative in Patagonia, [...] ma legò soprattutto il suo nome allo studio delle formazioni geologiche e dei giacimenti minerarî della Sardegna. Alcune sue intuizioni giovanili lo hanno fatto ritenere in qualche modo un anticipatore della teoria della derivadeicontinenti. ...
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PALEOGEOGRAFIA
Giuseppe Stefanini
. La paleogeografia o geografia del passato è quel ramo della geologia, che cerca di coordinare i dati forniti da varie scienze, e in particolare dalla stratigrafia, [...] come nessun altro precedente.
Intanto, però, fino dal 1915 veniva enunciata da A. Wegener la teoria della derivadeicontinenti (v. orogenesi), teoria basata in gran parte su fatti biogeografici e paleobiogeografici e destinata a sconvolgere (se ...
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ISOSTASIA
Gino Cassinis
. Condizione di equilibrio della crosta terrestre che, secondo il significato etimologico della parola (gr. ἴσος "uguale", στάσις "posizione"), corrisponde a stati uguali nelle [...] i problemi relativi all'erosione e sedimentazione, alla glaciazione e al disgelo, alla formazione delle catene di montagne, alla genesi e alla derivadeicontinenti. Naturalmente non sempre l'isostasia può dare da sola una spiegazione esauriente ...
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Migrazione degli animali
Claudio Carere
Enrico Alleva
Movimenti stagionali o ciclici in risposta alla periodicità dei cicli geofisici giornalieri e annuali, a cambiamenti del clima, della disponibilità [...] occupare l'intero ciclo vitale. È, per fare un esempio, il caso dei salmoni che, nati in torrenti d'acqua dolce, vi ritornano solo per ambientali (glaciazioni, variazioni del livello dei mari, derivadeicontinenti; b) comparsa di risorse in ...
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RAMSEY, Norman Foster
Pietro Salvini
Fisico statunitense, nato a Washington D.C. il 27 agosto 1915. Nel 1940, dopo aver conseguito il Ph.D. in fisica presso la Columbia University di New York, iniziò [...] metodologie sviluppate da R. sono stati realizzati esperimenti del tutto innovativi nell'ambito degli studi sulla derivadeicontinenti, impiegando onde elettromagnetiche. R. ha inoltre contribuito, insieme a D. Kleppner del MIT, allo sviluppo del ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
continenza
continènza s. f. [dal lat. continentia, der. di contineri, continere; v. continente1]. – 1. Moderazione nel soddisfacimento dei bisogni materiali e dei piaceri; in teologia, il grado iniziale e imperfetto della virtù della temperanza,...