Genetica dello sviluppo
Edoardo Boncinelli
Lo sviluppo è quel complesso di eventi che portano alla formazione di un organismo adulto pluricellulare a partire da una singola cellula: la cellula-uovo [...] di tali polarità. D'altra parte, ogni animale superiore deriva da una cellula-uovo, che è caratterizzata da una simmetria futuro insetto.
La polarità nei Mammiferi
L'individuazione, prima genetica e poi molecolare, delle varie categorie di geni ha ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] siano appropriate ai bisogni dell’organismo. Le cellule tumorali derivano tutte da una cellula ancestrale comune (origine monoclonale del dell’adulto.
Fattori genetici. Il t. può essere considerato una malattia genetica delle cellule somatiche, ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] all’accumulo progressivo di mutazioni, con conseguente variazione antigenica, è indicato come deriva antigenica.
Quando due v. con differenze genetiche coinfettano la stessa cellula, possono andare incontro a ricombinazione, cioè allo scambio ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] ovvia, e ben giustificata, valorizzazione degli studi di psicologia genetica sullo sviluppo mentale del bambino (A. Freud, H. Grundstörung), da cui tutto il resto dipende e psicosemiogeneticamente deriva: l’autismo, cioè il disinteresse per il reale e ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] . In ogni caso, dà origine a una progenie di individui geneticamente identici (a meno di errori o mutazioni) tra loro e animali
Nella r. sessuata o gamica il nuovo individuo deriva da particolari cellule riproduttive differenziate, i gameti, che nella ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] definita e precisa evoluzione grazie alla presenza del genoma, l’informazione genetica di cui è dotato. È, infatti, il genoma a nei cedri e in altre Conifere la massa cellulare che deriva dalle prime divisioni dello zigote si scinde in 4 serie ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] parte dei casi, la Cina risulta il primo produttore (e deriva circa un terzo del suo PIL dall’agricoltura).
Il primo lo yaghnobi e altre. L’armeno, arealmente lingua caucasica, geneticamente ha numerosi punti di contatto con le lingue iraniche; è ...
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Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome, condizione di deficienza immunitaria che, nella fase conclamata, porta progressivamente a morte il paziente per malattie infettive sovrapposte o tumori. La [...] aspetto fondamentale nella patogenesi del danno immunitario deriva dall’incapacità dell’organismo di liberarsi definitivamente essa risulta molto difficile a causa dell’enorme diversità genetica del virus e della difficoltà nell’indurre la formazione ...
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Disciplina sviluppatasi di recente attraverso processi di interazione tra varie altre discipline, quali la botanica, la zoologia, l'ecologia, la genetica, l'etologia, la biogeografia, con lo scopo di risolvere [...] di valutare lo stato di ‘salute genetica’ delle popolazioni naturali, che permettano cioè di individuarne il livello di variabilità, il tasso di inbreeding (o ‘inincrocio’) e gli effetti della deriva casuale, rappresenta pertanto un valido supporto ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] topo 2 n = 40 c. (20 coppie) e così via (per le eccezioni a questa regola ➔ poliploidia). L’informazione genetica dei c. omologhi deriva per metà dal gamete maschile e per metà dal gamete femminile. Durante il processo di formazione dei gameti (negli ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...