Telerilevamento
Sorveglianza globale
L'Osservazione della Terra dallo Spazio
di Bizzarro Bizzarri
16 febbraio
I rappresentanti di 59 paesi e 30 organizzazioni internazionali partecipanti al gruppo GEO, [...] applicazione corrente con ERS-1 ed ERS-2, ma con limiti di copertura areale e frequenza di ripetizione. Per derivare il moto ondoso da modelli accoppiati atmosfera-oceano si osserva il vento in superficie mediante il radar scatterometro, installato ...
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Polimeri
Paolo Corradini
Il termine polimero (dal greco poly-, molte, e méros, parte) vuol dire costituito di molte parti, ed è stato usato in passato nella scienza con significati affini, ma non sempre [...] ), la loro struttura può essere polare nel senso che i due terminali delle unità sono non equivalenti. Le unità monomeriche derivabili da un monomero vinilico (per es., il propilene) sono illustrative al riguardo. Il disordine che si può immaginare è ...
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Rita Levi Montalcini
Vittorio Sgaramella
Alessandro Villa
Clonazione
Ex uno plures?
Clonazione di geni, di cellule, di organismi
di Rita Levi Montalcini, Vittorio Sgaramella, Alessandro Villa
16 agosto
Il [...] la loro introduzione in animali, batteri e piante), sia in vitro, per mezzo della PCR (v. oltre). Ne è derivata l'esigenza di approfondire lo studio dei diversi sistemi biologici e di chiarirne le modalità riproduttive, anche per sfruttarne meglio le ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] struttura compositiva è stata favorita dalla presenza sia di composti in cui sono impiegati elementi formativi derivanti da aggettivi o avverbi delle lingue classiche (pseudoproblema, protoindustrializzazione) sia di composti aggettivali coordinati ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] eseguite sui singoli elementi delle matrici.
Se gli elementi di una m. A sono funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della m. A, chiamando derivata di A la m. dA/dt i cui elementi sono le derivate, rispetto a ...
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INFORMATICA
Paolo Ercoli
(App. IV, II, p. 189)
Dalla metà degli anni Settanta alla fine degli Ottanta si è assistito non soltanto all'ingresso degli elaboratori in tante attività e nei più diversi luoghi [...] dei dati stessi e il relativo accesso a essi, in modo che è particolarmente adatto per reperire le conoscenze derivabili dai dati archiviati nel sistema.
Teoria e applicazioni delle basi di conoscenza sono meno sviluppate di quelle relative alle ...
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SERIE
Giovanni SANSONE
Luigi GALVANI
(ted. Reihe). -1. Termine matematico con cui si designa l'operazione di addizione, estesa - sotto opportune condizioni, che le assicurino un senso preciso - al [...] raggio non nullo è che internamente a questo cerchio la f(x) sia uniforme e finita e in ogni punto interno ammetta derivata finita (v. funzione, n. 29).
7. Serie di potenze. Raggio del cerchio di convergenza. - Con C. Weierstrass (1876) e con la sua ...
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. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] esprimersi con l'uguaglianza
dove è 0 〈 ϑ 〈 1, e ammette, come caso particolare, il teorema di Rolle (1691): se la funzione f(x), continua e derivabile in (a, b), assume valori uguali in a e in b, esiste un ξ, tale che a 〈 ξ 〈 b, in cui è f′ (ξ) = 0 ...
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VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] consideri un punto Q o un vettore u, funzioni di un altro punto P: cioè le coordinate dei primi siano funzioni derivabili delle coordinate di P. Dando a P lo spostamento infinitesimo dP, i corrispondenti dQ e du hanno le componenti funzioni l; neari ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] Per l'Ars amatoria si è voluto trovare un altro riscontro nel famoso passo di If V 131 e scolorocci il viso, che deriverebbe da Ars am. I 729 " Palleat omnis amans ! hic est color aptus amanti ". Ma il Contini ha suggerito una fonte molto più vicina ...
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derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.
derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire (detto di un corso d’acqua): il Po deriva...