I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] se gli intervalli sono molto piccoli (poiché la previsione derivata dai dati di addestramento sarà basata su una statistica ; il valore l della componente n-esima rappresentava l'esistenza di un impulso nell'n-esimo intervallo di 2 ms, nel ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] quale la norma di un elemento si può derivare dal prodotto interno. Precisamente uno s. di corrispondenza biunivoca tra i punti ξ di S e le (n+1)-ple non nulle (x0, x1, ..., xn) vale a dire che la potenza p-esima del loro modulo è integrabile in Ω. ...
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Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] proposta nel 1972 dai paleontologi statunitensi N. Eldredge e S.J. Gould di moli del componente i-esimo presenti nella fase j-esima, μij è il corrispondente
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Dalla [4] si possono derivare tutte le proprietà termodinamiche degli stati di ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] riga h-esima e nella colonna k-esima si indica cioè con ahk, dove h = 1, 2, ..., m; k = 1, 2, ..., n, essendo m, n i numeri sono funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della m. A, chiamando derivata di A la ...
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RETI NEURALI
Giuseppe Martinelli
La r.n. è un insieme di elementi semplici interconnessi in parallelo in larga misura, la cui organizzazione gerarchica è progettata in modo da interagire con gli oggetti [...] di attivazione più complessa, utilizzazione della derivata seconda, utilizzazione di un termine di regolarizzazione N neuroni che interagiscono tra loro come descritto dalle seguenti equazioni differenziali
in cui: xj è lo stato del neurone j-esimo ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente il suono della nasale bilabiale, l’n...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...