DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] queste prime dolorose esperienze dalle quali gli sarebbe derivata la sua ferma avversione per l'Austria e, risalire al 1819, è uno scritto sulla battaglia di Waterloo che, secondo quanto narra, avrebbe "composto" dopo aver incontrato a Firenze, in ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] ", che "troppo docilmente piegò le proprie dottrine a seconda dei tempi", riferendosi forse, non del tutto a torto che vaglia" (14 dic. 1836: Heidelb. Hs.cit.). Ne derivavano conseguenze anche sul piano scientifico, che possono misurarsi in pieno, se ...
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GOSIA, Martino
Giorgio Tamba
Nacque verso l'anno 1100. Sarti e Savigny, sulla scorta di notizie tratte dai testi del Piacentino, di Guglielmo da Pastrengo e di Cino da Pistoia, hanno indicato in Bologna [...] nome erano ubicate molte delle scuole dei dottori di legge. Da questa stretta connessione con il mondo dello Studio sarebbe derivata, secondo vari autori, la scelta del luogo di sepoltura. Si tratta di un'ipotesi valida, tanto più che sul sagrato ...
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DUSI, Bartolomeo
Achille De Nitto
Nacque a Cologna Veneta (Verona) il 1° giugno 1866, da Michelangelo e Chiara Dal Ge'. Frequentò le scuole elementari e le prime classi delle tecniche inferiori nel [...] immagine", ne farebbe le veci. La teorica della personalità - spiegava - "che secondo molti è la sola ortodossa, perché derivata direttamente dalle fonti romane, non è secondo noi d'origine veramente romana, ma è un prodotto dell'odierna costruzione ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...]
Il salto di notorietà e di considerazione conseguito nella seconda metà degli anni Trenta gli aprì spazi a Roma, Lamennismo", e dalla "detestabile scuola chiamata ateismo del diritto", derivata dal Trattato della legislazione di J. Bentham, da cui " ...
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LAMPREDI, Giovanni Maria
Fabrizio Vannini
Nacque il 6 apr. 1731 a Rovezzano (Firenze), da Gaetano di Cosimo, "fornaio di fuori la porta a S. Friano" (Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., Nuovi Acquisti, [...] Alfieri (1775).
Dal 1767 il L. lavorò alla sua opera più importante, derivata dal suo insegnamento: gli Iuris publici universalis, sive Iuris naturae et gentium theoremata (Livorno 1776-78; una seconda edizione in 3 voll. apparve a Pisa nel 1782 e fu ...
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BENCIVENNE (Bencivenne da Norcia)
Gianfranco Orlandelli
Il nome di B. ci è tramandato da due codici della seconda metà del sec. XIII, il Chigiano E. IV 89 e il Cassinese 183 XX, comprendenti un trattato [...] di accennare a "B. da Norcia", inserendo la sua Ars Notarie fra i prodotti della scuola bolognese e dicendola derivata verso il 1235 dalla seconda opera di Ranieri da Perugia, inedita nel 1898. Su tali considerazioni sono fondati gli accenni a B. in ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...