Teorie unificate
MMirza A. B. Bég
di Mirza A. B. Bég
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. La sintesi elettrodebole: dinamica quantistica dei sapori: a) osservazioni preliminari; b) le interazioni deboli [...] minima, con neutrini privi di massa, e molti di più se si vogliono evitare le difficoltà derivanti dalle masse dei fermioni, aggiungendo un multipletto complesso con quarantacinque campi di Higgs) e cresce anche il numero di campi di spin zero finora ...
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Plasmi
Bruno Coppi
Yaguri B. Zeldovich
di Bruno Coppi, Yaguri B. Zeldovich
PLASMI
Plasmi in fisica di Bruno Coppi
sommario: 1. Introduzione. 2. Descrizione teorica. a) Approssimazione magnetoidrodinamica [...] si ha quindi a che fare con equazioni molto più complesse rispetto a quelle usàte nella normale fluidodinamica. Infatti la L'instabilità detta onda ionico-acustica (v. cap. 4), derivante dal formarsi di una corrente elettronica che scorre a una ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] risultato, comunque inferiore a ciò che è noto per via analitico-complessa, sarà migliorato da H.G. Diamond e J. Steinig nel X (ove la continuità è relativa a una opportuna topologia derivata dall'ordine, detta topologia di Scott). La costruzione di ...
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Meccanica e termomeccanica razionali
CClifford A. Truesdell
di Clifford A. Truesdell
SOMMARIO: 1. Concetti e metodi: a) la natura delle scienze razionali; b) la nascita, l'apogeo e il lento declino [...] tipo è detto ‛matenale di tipo differenziale' di complessità n. Il teorema di Coleman e Noll afferma λ + 2/3 μ è la viscosità di volume. La funzione p è derivata da un'equazione calorica di stato tramite il teorema del potenziale termodinamico (v. ...
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Sistemi dinamici
Giovanni Jona-Lasinio
Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo, di Giovanni Jona-Lasinio
Risultati recenti, di Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo di Giovanni Jona-Lasinio
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] delle fasi rispetto ai tipi di moto possibili è molto complessa.
Il problema ristretto dei tre corpi. - Prima di (v., 1982) e da altri. L'equazione funzionale principale è stata derivata anche da Coullet e Tresser (v., 1978) e da Derrida e altri ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] di coomologia dei fasci coerenti su una varietà analitica complessa compatta hanno dimensione finita. Lo stesso risultato è ottenuto il metro assume la natura di grandezza metrologica derivata e non assoluta.
La relatività verificata mediante l ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica dei fenomeni termici
Hasok Chang
La fisica dei fenomeni termici
Lo studio del calore cominciò a svilupparsi alla fine del XVIII sec., in particolare nelle comunità dei [...] la variazione di temperatura, ma la procedura che consentiva di derivare da essi l'intensità della loro causa (ossia la quantità , potrebbe essere messo in relazione con l'eccessiva complessità delle ipotesi adottate da Laplace, in un contesto in ...
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Neutroni
EEdoardo Amaldi
di Edoardo Amaldi
SOMMARIO: 1. Il neutrone. □ 2. La scoperta del neutrone e della radioattività artificiale. □ 3. I neutroni lenti. □ 4. Le principali proprietà del neutrone. [...] dalle relazioni (17) che danno luogo alla struttura alquanto complessa dei nucleoni fisici. Per esempio, nel caso del neutrone formula di Breit e Wigner
dove
è un fattore statistico derivante dal fatto che il neutrone incidente può avere lo spin ...
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Scienza greco-romana. Meccanica
Gianni Micheli
Meccanica
L’origine della meccanica antica è tradizionalmente associata al nome di Archita di Taranto. Diogene Laerzio afferma infatti che Archita fu il [...] continuo artificiale. La teoria del vuoto disseminato è derivata dal peripatetico Stratone di Lampsaco (come ha mostrato le diverse macchine è descritta meglio dalle fonti quella più complessa e originale trovata dagli antichi, la catapulta, che può ...
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Simmetrie e invarianze
LLuigi A. Radicati di Brozolo
di Luigi A. Radicati di Brozolo
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. □ 2. La struttura dello spazio-tempo assoluto. □ 3. Il ruolo della [...] da trasformare il prodotto scalare di due vettori ϕ, ψ nel complesso coniugato (Vϕ, Vψ)=(-ϕ-,-ψ). Wigner (v., 1932) cioè una matrice 4×4 di 1-forme su M che definiscono la derivata esterna dei riferimenti lorentziani (e0, e1, e2, e3) sullo spazio ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...