Trasporti
Organo destinato a dare solido attacco agli ormeggi di un galleggiante (imbarcazione, nave, idrovolante) facendo presa sul fondo, o di un aerostato facendo presa sulle scabrosità del terreno, [...] (a. delle navi romane di Nemi).
L’a. ha due forme distinte, con o senza ceppo: la prima derivata dalla tradizione velica, la seconda introdotta con la navigazione meccanica soprattutto per semplificare la manovra di recupero. L’ a. con il ceppo (fig ...
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Nome comune della pianta erbacea (Solanum tuberosum; v. fig.) delle Solanacee, largamente coltivata, e dei suoi tuberi, ricchi di amido, molto usati nell’alimentazione umana.
Caratteristiche
La pianta [...] foglie pennatopartite, fiori in corimbi, bianchi, rosei o violetti a seconda della varietà; il frutto è una bacca con parecchi semi minuti delle Ande ecc.; da ibridi di queste specie si crede sia derivata la p. ora coltivata, la quale perciò non è una ...
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Dispositivo a basso costo, affidabile e molto versatile, che, realizzato in versione integrata, rappresenta uno degli elementi base per l’elettronica analogica; il suo nome, infatti, si deve alla possibilità [...] nodo N anche l’ingresso M risulti virtualmente a massa. Nella seconda configurazione (fig. 3B), invece, la tensione di uscita Vu risulta combinatori, invertitori, moltiplicatori per una costante, sommatori, derivatori (fig. 3D) e integratori (fig. 3E ...
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molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota (in [...] modi, algebrici o analitici, e distinguendo più casi a seconda del numero e delle dimensioni delle varietà che si radice s-pla dell’equazione f(x) = 0, si ha
dove f(h)(α) indica la derivata h-esima f(h)(x) del polinomio f(x), calcolata per x = α. ...
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màcchia mediterrànea Boscaglia litoranea sempreverde della regione mediterranea (fig.). Occupa vaste zone nelle regioni costiere e ha una fisionomia uniforme, caratterizzata da specie arbustive o arboree [...] vari settori; è più o meno fitta e rigogliosa a seconda delle condizioni ambientali e si presenta particolarmente sviluppata nei settori a suolo profondo e fresco. La macchia è derivata dalla foresta sempreverde mediterranea (leccio, sughero, pino ...
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Circuito elettronico il cui segnale di uscita è proporzionale alla derivata rispetto al tempo del segnale d’ingresso. A seconda delle applicazioni e della banda di frequenze, si usano schemi di tipo passivo [...] o di tipo attivo. Nel primo caso, è molto usato lo schema A (fig. 1), detto d. capacitivo (o d. RC), che fornisce una tensione di uscita Vu approssimativamente uguale a RCdVe/dt con un errore tanto minore ...
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trombòsi Condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di un trombo, cioè di una massa solida derivata dal sangue e presente a livello di un vaso del distretto arterioso o venoso. La sintomatologia [...] , la tipologia del trombo. I trombi estesi possono determinare l'occlusione acuta e improvvisa del vaso interessato. A seconda del distretto interessato si può avere la t. delle coronarie, causa più frequente dell'angina pectoris e dell'infarto ...
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Cittadina della Tessaglia, derivata, secondo la tradizione, dall’omerica Ftia. Effettivamente sulla collina della moschea Faith si sono ritrovati reperti dal periodo neolitico a quello geometrico, e nei [...] si ritiene possa essere quella di Ftia. F., governata prima dagli Echecratidi, nel 457 a.C. ebbe un governo oligarchico. Nella seconda metà del 5° sec. ebbe il predominio politico in Tessaglia; decaduta presto, rifiorì nel 4° sec. per il favore di ...
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Nome, dalle parole iniziali, della più popolare preghiera mariana della Chiesa occidentale, composta di due parti, di cui la prima, derivata dal Vangelo (Luca 1, 28, il vero e proprio «saluto dell’angelo», [...] e 1, 42, il saluto di Elisabetta), in uso liturgico fin dal 4° sec., la seconda aggiunta tra il 14° e il 15° sec., probabilmente dapprima in Italia. Presto diffusa, fu introdotta nel breviario romano da Pio V (1568) come antifona per i vespri della ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] anche per i suoi valori simbolici (v. oltre), il termine ṭab, indicante i 24 modi melodici derivati dai modi principali uṣūl (sing. aṣl). Anche il ritmo è organizzato secondo un sistema modale. I modi o cicli ritmici sono detti īqā῾āt (sing. īqā῾) e ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...