1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] in etiopico e in armeno; questa ultima versione derivava dal siriaco. La prima traduzione in lingua germanica fu natività (col bue e l'asino, dal Ps. Mt., 14, come sui sarcofagi della seconda metà del IV sec., v. oltre) (W, M), i Magi con la cometa ( ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] , i primi in genere con la destra alzata, i secondi con le braccia abbassate o allargate. La loro diffusione testimonia solchi a triangolo col vertice in basso. Le teste mostrano una derivazione da visi "belli" come quello della n. 65. Simile nel ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] è decorata in questi stili e in stili da loro derivati. Quello di Borre fu anche il primo stile ornamentale scandinavo connesso con la Chiesa nascente. La prima fase si colloca nel secondo quarto del sec. 11° ma rimase popolare per tutto il secolo ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] per es. al pelluvium del giovedì santo, durante il quale, secondo un trattato relativo al cerimoniale di corte dello pseudo-Codino (sec 'argento e ottone, la cui struttura appare chiaramente derivata dai vari precedenti locali del 12° secolo. Decorato ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] Liébana (776), che fu oggetto di numerose copie e derivazioni tra i secc. 9° e 13° (Miller, 1895 di Londra (BL, Add. Ms 11695, cc. 39v-40r), del 1109, mentre la seconda è adottata in un manoscritto della stessa opera custodito a Parigi (BN, nouv. acq. ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] episodi tratti da altri capitoli dell'Apocalisse. A P. la scansione unitaria del modulo compositivo, derivata da Novara, viene dinamicizzata, secondo un andamento chiastico, dalla conformazione stessa delle vele ed è arricchita da spunti narrativi ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] e fu edificata sulla catacomba di S. Sincleta, dove, secondo la tradizione, nel 175 era stato sepolto il martire. L'origine romanica è chiaramente attestata dalla facciata (che segue una tipologia derivata dal S. Salvatore e diffusasi tra la fine del ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] m in relazione ai detti valori del piede. Erano in uso anche unità di derivazione non attica; per esempio, un'unità pari a 8 stadi da 184,85 il doppio passo da 1,478 m) e il suo multiplo secondo 1000, il miglio (miliarum) per le misure itinerarie, lo ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] uomo potesse - con l'ingegno e il lavoro, derivanti e conseguenze peraltro del peccato originale sul piano della quale si presenta nel romanzo Erec et Enide di Chrétien de Troyes (seconda metà del sec. 12°), sia soprattutto nel Roman de la Rose ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] poté esimersi dal sottolineare il disordine che derivava all'amministrazione del Monte dall'assenza di un di Pietà di Roma, Roma 1937, pp. 230 ss., 444 ss. (doc.); S. Negro, Seconda Roma…, Milano 1943, pp. 255 ss., 260, 308, 452; G. Q. Giglioli, Il ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...