VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] è decorata in questi stili e in stili da loro derivati. Quello di Borre fu anche il primo stile ornamentale scandinavo connesso con la Chiesa nascente. La prima fase si colloca nel secondo quarto del sec. 11° ma rimase popolare per tutto il secolo ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] si dimostra assai maggiore di quello della cattedrale di Strasburgo, secondo un gioco di influenze che si è cominciato a stabilire già zoccolo sono riferibili ad artisti lombardi e mostrano una derivazione da S. Fedele a Como. Pure sotto influsso ...
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Fotografia
di Carlo Bertelli
Fotografia
sommario: 1. Introduzione. 2. Accessibilità della fotografia. 3. Fotografia e realtà: memoria e imprevisto. 4. Fotografia creativa. 5. Arte e fotografia: riproduzione [...] in una catena di avvenimenti (non a caso il Monumento alla seconda guerra mondiale, a Washington, è la traduzione in bronzo di settecento sono i pezzi che compongono la sola camera - derivata, per il formato, dal cinema e facilissima ed estremamente ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] 'inizio del sec. 10° si ebbe una rinascenza del monachesimo secondo la riforma di Brogne e di Fleury, ma al momento della dimenticare che lo stesso Guido ha dato il nome alle note, derivandolo dalle prime sillabe di un inno composto da Paolo Diacono, ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] primo piano e nell'aprile del 1500 sino a circa metà del secondo, che fu probabilmente rialzato più tardi, con l'introduzione della cornice si basa sulla precisione del profilo del duca derivato dal bronzo della Deposizione. Ma volendo seguire un ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] per es. al pelluvium del giovedì santo, durante il quale, secondo un trattato relativo al cerimoniale di corte dello pseudo-Codino (sec 'argento e ottone, la cui struttura appare chiaramente derivata dai vari precedenti locali del 12° secolo. Decorato ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] Liébana (776), che fu oggetto di numerose copie e derivazioni tra i secc. 9° e 13° (Miller, 1895 di Londra (BL, Add. Ms 11695, cc. 39v-40r), del 1109, mentre la seconda è adottata in un manoscritto della stessa opera custodito a Parigi (BN, nouv. acq. ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] che è una virtù magica e trasformatrice di tutta la realtà. Secondo Picatrix (I, II, 15) la l. è lo spirito di sole, come la differenza tra ciò che è in sé e ciò che è derivato come un rivolus dalla sua fonte (Tract., XIV, 11). Così lo splendore ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] serie dei regni terreni che culminano con gli imperatori romani è derivata da Isidoro, mentre è di Rabano Mauro il commento sulla una versione in prosa un po' più tarda, probabilmente della seconda metà del sec. 13°; l'opera è nota attraverso almeno ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] episodi tratti da altri capitoli dell'Apocalisse. A P. la scansione unitaria del modulo compositivo, derivata da Novara, viene dinamicizzata, secondo un andamento chiastico, dalla conformazione stessa delle vele ed è arricchita da spunti narrativi ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...