Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] libera, mentre resta determinata l’unità di forza, che è allora grandezza derivata. Sistemi assoluti sono il sistema CGS, in cui l’unità di intensità GmMT/R2T (dove RT è il raggio della Terra) e la seconda GmM/d2 (dove d è la distanza di m da M). Il ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] atto a scaricare nella circolazione tributaria il sangue ristagnante a monte dell’ostacolo.
Zoologia
La seconda cavità dello stomaco concamerato dei Ruminanti, derivata da una dilatazione esofagea e comunicante sia con il rumine, sia con l’esofago e ...
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Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] pelo libero. Quanto alla forma della sezione, a seconda della natura del terreno e della destinazione del c., e portate da 30 a 75 m3/s; in India il sistema d’irrigazione derivato dagli sbarramenti di Bhakra e Nangal, il cui c. principale è lungo 100 ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] dette derivate. A tal fine, di ogni grandezza derivata si dà la definizione dimensionale in funzione delle grandezze ), e anche in u. da combattimento e u. servizi, a seconda che si tratti di reparto addestrato e armato per il combattimento vero ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] vuoto (1585). G. Galilei immagina la l. derivata dal fuoco per «altissima risoluzione in atomi realmente indivisibili di circa 4 m e lo specchio rotante compiva circa 800 giri al secondo.
Le misure di gran lunga più accurate della velocità della l. ...
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Fisica
In ottica, in generale, si chiama l. (o meglio, l. semplice) il sistema ottico centrato costituito da 2 diottri rifrangenti adiacenti, ambedue curvi oppure uno curvo e l’altro piano, cioè il sistema [...] per es., l. di vetro immersa in aria), f risulta positiva oppure negativa a seconda che r1+ ∣r2∣ sia maggiore oppure minore di s(n−1)/n; il di grande apertura relativa. Si può considerare tale l. derivata da una l. sferica (nel caso della fig. 5 ...
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Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] una p. allantoidea, caratteristica dei Mammiferi Euteri, (nei quali la p. raggiunge il massimo sviluppo), derivata dalla fusione dell’allantoide con il corion. A seconda dei rapporti che la mucosa uterina contrae con la p. si distinguono: p. epitelio ...
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Editoria
legaturaL. del libro Operazione finale della lavorazione editoriale, mediante la quale i fogli stampati sono pareggiati, piegati in pagine, cuciti, rifilati, e protetti da un rivestimento (coperta [...] In Occidente, la tecnica delle impressioni in oro, derivata dall’Oriente, penetrata in Italia (Napoli) alla metà segno, quando unisce due note della stessa altezza, indica che la seconda non deve essere ripetuta ma si prolunga il suono della prima; ...
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trombòsi Condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di un trombo, cioè di una massa solida derivata dal sangue e presente a livello di un vaso del distretto arterioso o venoso. La sintomatologia [...] , la tipologia del trombo. I trombi estesi possono determinare l'occlusione acuta e improvvisa del vaso interessato. A seconda del distretto interessato si può avere la t. delle coronarie, causa più frequente dell'angina pectoris e dell'infarto ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] formazione ippocampale da entrambi i lati (Press e altri 1989). Questo reperto rafforza l'ipotesi, derivata da esperimenti su primati non umani, secondo la quale la formazione ippocampale, che include la fimbria, il giro dentato, l'ippocampo proprio ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...