Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] più esplicita:
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Dalla [4] si possono derivare tutte le proprietà termodinamiche degli stati di equilibrio. In quindi senza cambiare il numero e la natura delle fasi presenti. A seconda che la varianza valga 0, 1, 2 ecc., il sistema si ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] permesso l’assunzione di elementi mitologici e di archetipi derivati da un vasto retroterra culturale (divinità greche, sui maqām che, analogamente ai modi gregoriani, erano usati a seconda dell’argomento, del genere, del rito, dell’affetto delle ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] le estreme propaggini sud-orientali della catena alpina, sono orientati secondo due allineamenti principali: uno a N, lungo il confine con , insieme con l’energia idrica e quella nucleare derivata dalla centrale croato-slovena di Krško, per produrre ...
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Stato dell’Africa centrale; dal 1971 al 1997 denominato ufficialmente Zaire. Confina a N con la Repubblica Centrafricana e il Sud Sudan, a NE con l’Uganda, a E con il Ruanda, il Burundi e la Tanzania, [...] ) dal padre belga Marc-Stanislas e basata su modelli europei, è stato allievo lo scultore L. Limbe Mpuanga. La seconda è derivata dall’atelier (1946) del belga P. Romain-Desfosses. L’incontro tra creatività locale e modernismo occidentale ha unito un ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] e poi i Nematelminti, o vermi tondi, nei quali compaiono una seconda apertura, quella buccale, organi complessi, che più o meno modificati (fitness) inferiore a quello della prole derivata da incroci intrapopolazionali, la selezione naturale favorirà ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] dette derivate. A tal fine, di ogni grandezza derivata si dà la definizione dimensionale in funzione delle grandezze ), e anche in u. da combattimento e u. servizi, a seconda che si tratti di reparto addestrato e armato per il combattimento vero ...
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Araldica
Tipo di pezza onorevole (➔ pezze).
Chimica e fisica
Dispositivo generatore di corrente elettrica per trasformazione di energia chimica.
La p. di Volta
La prima p. fu ideata e costruita da A. [...] se l’atomo metallico acquistasse una o più cariche positive nette secondo lo schema Me → Me+n+ne–, dove n è 12] si ottiene nuovamente la [9], che è perciò derivabile anche da considerazioni puramente termodinamiche. Facendo poi intervenire l’equazione ...
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Si estende fra l’Europa e l’Africa a oriente e l’America Settentrionale e Meridionale a occidente. Il nome è attestato la prima volta in Erodoto, ma solo con Plinio prende il significato di oceano occidentale [...] maree si diffondono da S a N nel bacino meridionale con un’onda derivata dalla marea della regione oceanica australe, mentre in quello settentrionale si propagano, secondo tre rotazioni (anfidromie): una, principale, intorno a un centro ubicato a 54 ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] rimpiazzare la diminuita importanza della Via Cassia; ne è derivata una sostanziale marginalità del Senese e del capoluogo. Sul (1765-90) rifiorirono l’agricoltura e il commercio.
Soprattutto dalla seconda metà del 13° sec. alla prima metà del 16° S ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] nel campo dei raggi X: la dispersività, cioè la derivata dn/dλ, è dunque generalmente una quantità negativa. A si usa parlare di d. normale oppure di d. anomala a seconda che l’indice di rifrazione n diminuisca o aumenti all’aumentare della ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...