FRANCINI, Eleonora
Gaspare Mazzolani
Nacque a Sesto Fiorentino il 14 luglio 1904 da Enrico e da Vittoria Marinai. Studiò presso l'università di Firenze, dove ebbe professori G. Negri ed E. Carano, sotto [...] -250), sulla apomissia in Ochna serrulata Wolp., specie apomittica, che è allo stesso tempo autopoliploide (cioè non derivata da incroci ma da fattori diversi) e allopoliploide, nella quale ricorrono, anche sullo stesso individuo, sporogenesi normale ...
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OJETTI, Raffaello
Francesco Franco
OJETTI, Raffaello (Raffaele). – Nacque a Roma il 7 febbraio 1845 da Benedetto e da Maria Boncompagni Ludovisi.
Compiuti gli studi classici presso il collegio dei padri [...] opere descritte (Crifò, 2004, pp. 27 s., 49). In quel periodo propugnava una concezione dell’architettura derivata da Francesco Milizia, asserendo la necessità della corrispondenza fra estetica e funzione nell’ambito del complesso architettonico: l ...
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MELCHIORRE
Giorgia Pellini
(Melchiorre da Montalbano). – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto e scultore, attivo nell’Italia meridionale dalla metà del Duecento (notizie [...] e a foglie d’acanto salienti o dagli apici ricurvi), vicini agli esemplari svevi.
Dall’analisi di tale plastica architettonica è derivata nella critica l’opinione che la formazione di M. sia avvenuta nei cantieri dei castelli federiciani di Puglia e ...
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FAIMALI, Opilio (Upilio)
Maurizio De Meo
Nato a Gropparello, nell'Appennino piacentino, il 17 ag. 1824, nono figlio di Luigi e Antonia Magnani, modesti braccianti agricoli, ad appena undici anni si allontanò [...] 1858 sposò la vedova del celebre domatore L. Bidel, la quale era erede del fornito serraglio del defunto. Ma l'impresa derivata da tale unione era destinata presto a fallire. Per ben tre volte gli morirono le fiere; infine, nell'estate dello stesso ...
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FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] ): una bella zingara regge nella mano un colombo viaggiatore, con un cartoncino legato al collo; Dante e Beatrice / Etudès choisies n. 127, derivata da A. Scheffer, pubbl. da Goupil e C. il 1° apr. 1861, a Parigi, Londra, Berlino e da Knoeller a New ...
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GIUSTI, Giusto
Rita Maria Comanducci
Nato ad Anghiari, presso Arezzo, da Gemma e da Giovanni di Giusto di Comuccio il 31 dic. 1406, il G. intraprese la carriera notarile iniziando a esercitare all'età [...] della reputazione e del prestigio economico che si era saputo guadagnare, fu dai rapporti con uno di costoro che gli derivarono non pochi problemi. Nel 1471 venne infatti accusato di un ammanco nell'amministrazione delle paghe degli uomini del conte ...
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LEVIS (Levi, di Levi), Giuseppe de
Valentina Sapienza
Ritenuto un artista attardato di provincia (Planiscig), forse ebreo, dato il cognome e la predilezione della forma latina con cui si firmava, considerata [...] firmata e datata di sua mano deve identificarsi nella placchetta con la Deposizione del 1577 (Ferrara, Musei civici), derivata forse da un prototipo dell'orefice medaglista Giovan Federico Bonzagni, nativo di Parma e attivo presso la Zecca papale ...
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CAPIZUCCHI, Giambattista Prospero Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Torino il 12 dic. 1738 da Giambattista, conte di Cassine di Stra (Vercelli), e da Barbara Teresa Melano di Portula. Era già laureato [...] a Venezia presso Nicolò Pezzana l'opera dell'appellante Nicolò Hugot, Le verità della grazia e della predestinazione.
L'opera, derivata da scritti di A. Arnauld, P. Nicole, M. de Barcos, Pavie de Fourqueveaux, fu posta all'Indice con decreto 1 ...
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GIUSTINIANI, Pier Candiano
Andrea Locatelli
Nacque il 30 maggio 1900 a San Miniato, cittadina situata tra Pisa e Firenze, da Aldo e da Eugenia Zagaglia.
Laureatosi in ingegneria presso il Politecnico [...] Montecatini individuò come unica strategia la richiesta di interventi protezionistici da parte del governo.
La chimica organica derivata dagli idrocarburi, quali il petrolio e il metano, si dimostrò, nel dopoguerra, un'altra opportunità produttiva di ...
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GONZAGA, Gianfrancesco
Isabella Lazzarini
Terzogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 4 ott. 1446. Ebbe, con i fratelli Federico, Francesco, [...] Baviera.
Il 1463 fu però anche l'anno in cui apertamente si consumò tra Milano e Mantova la crisi derivata dalla riluttanza sforzesca a onorare i patti matrimoniali stipulati e ribaditi durante tutto il decennio precedente fra Galeazzo Maria Sforza ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.