Nelle arti grafiche, procedimento di stampa indiretta, derivata dalla litografia, in cui la forma non riporta l’immagine rovescia sulla carta per contatto diretto, bensì su un telo di gomma, che, a sua [...] volta, la riporta diritta sulla carta. Nella stampa o., la forma litografica, ricavata da lastra metallica (v. fig.), è avvolta su un primo cilindro (cilindro porta-lastra), che è a contatto con un secondo ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] e solo mediatamente il luogo in cui essi convenivano per assistere alle rappresentazioni (Herod., vi, 21); ma, con il IV sec. a. C., essa indicò prevalentemente l'area destinata agli spettacoli (Thouk., ...
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Architetto francese (n. 1709 circa - m. Bayreuth 1754). Nelle sue opere seguì una tendenza classicista derivata da G.-G. Boffrand. Attivo a Bayreuth dal 1740, diede alla città aspetto monumentale (Teatro [...] dell'opera, l'ospedale, la chiesa del castello, il Nuovo castello) ...
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Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche [...] una sola tomba, ma presto passa al significato esclusivo di agglomerato sepolcrale.
I c. dell’antichità, che nella moderna terminologia archeologica si preferisce chiamare necropoli, conobbero varie sistemazioni, ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] le cosiddétte "dee dei leoni", Atargatis e la dea egiziana Iside-Ḥatḥōr.
Tanit in Africa fu essenzialmente venerata come dea della natura con carattere lunare e siderale, insieme a Ba‛al. Del culto di ...
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GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] (F. Altheim). Dall'etimologia della parola, che si è trasformata dalla radice dell'aoristo gen in gignere, si rileva come significato vero e proprio del termine "generatore" (dell'uomo). Come nomen agentis ...
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MEN (Μήν; è attestata anche la forma Μείς che rappresenta l'originario nominativo, e la forma da questa derivata Μίς; su monete di Antiochia di Pisidia appare la forma latinizzata Mensis)
L. Guerrini
Dio [...] cavaliere, connesso con il culto lunare, adorato in tutta l'Asia Minore.
L'importanza della figura di M. è notevole, corrispondente all'importanza precedentemente rivestita in Babilonia dalla corrispondente ...
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Vedi MITILENE dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MITILENE (Mitilini)
G. Colonna
Denominazione moderna, di origine bizantina, dell'isola di Lesbo, derivata per estensione da quella del capoluogo. L'isola, [...] che è la maggiore e la più settentrionale delle Sporadi, sorge a breve distanza dal continente anatolico, cui geograficamente appartiene, di fronte alle coste della Troade e dell'Eolide. Nella storia dell'esplorazione ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] del ferro, i cui effetti si risentono ancora a molti secoli di distanza. In La Tène I la forma dell'arma è una derivazione sviluppata di quella corta di Hallstatt; le s. più antiche hanno impugnatura a doppio T ricoperte d'osso e incise a occhi di ...
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MARMARARIOS
I. Calabi Limentani
Marmaràrios è parola che si trova in alcune iscrizioni greche, equivalente al latino marmorarius (v.) e forse anche da questo derivata (cfr. l'iscrizione di forma latina, [...] ma di lingua greca, R. Cagnat, Inscriptiones Graecae ad res Romanas pertinentes, i, 211, e la denominazione greca dall'editto De pretiis di Diocleziano, C.I.L., iii, Suppl., p. 1934). Eguale significato ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.