PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] la loro sistemazione finale in età postmedievale.Tra le p. comunali toscane dove tale tipologia si realizzò con più decisione, derivando dalle esperienze maturate nelle p. religiose, sono quelle di Volterra, di Prato, di Firenze. La p. della Signoria ...
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Vedi ASKLEPIOS dell'anno: 1958 - 1958
ASKLEPIOS (᾿Ασκληπιός)
G. A. Mansuelli
Divinità, il cui nome è di etimologia incerta e oscura, che ebbe in origine carattere ctonio (sotterraneo) e fu poi posta, [...] tradizione è il tipo Pitti, con il tronco curvo e la mano sinistra che serve di appoggio al mento, pur esso derivante da precedenti vagamente lisippei. L'arte ellenistica, nella fase dei ritmi centralizzati, ha prodotto il tipo di A. stante e curvo ...
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LAMBERTI, Stefano
Francesco Sorce
Nacque a Brescia nel 1482. Il padre, Piero (Fenaroli, p. 278), è forse da identificarsi con un notaio attivo a Brescia nella seconda metà del XV secolo (P. Guerrini, [...] comprende, all'interno di tre tondi, due busti di Santi vescovi nei semipennacchi e una Pietà che sormonta il fregio superiore, derivata da una placchetta del Moderno (Agosti, p. 78 n. 36).
Nel 1509, come attesta il contratto siglato il 13 febbraio ...
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DOMIZIANO (T. Flavius Domitianus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 51 d. C. da Vespasiano e da Flavia Domitilla, regnò, dopo la morte del fratello Tito, dall'81 al 96, cioè fra i trenta [...] Ny Carlsberg di Copenaghen (n. 664), e la testa con corona di quercia nel Museo Naz. di Napoli, forse derivata da un originale eseguito subito dopo l'elevazione al trono, sculture ambedue dovute a un indirizzo classicheggiante prossimo alla ...
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ASPERTINI, Guido
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio primogenito del pittore Giovanni Antonio, e fratello di Amico, nacque a Bologna verso il 1467; nel 1496 era già chiamato maestro ed assumeva opere [...] che l'A. era "creato" di Ercole da Ferrara, gli attribuisce la Lucrezia della Galleria Estense di Modena derivata certamente da Ercole, soprattutto perché nel Viridario (Bologna 1513, p. clxxxvii) Gian Filoteo Achillini celebra una Lucrezia dell ...
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IACOPO di Andrea
Sara Magister
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Andrea e originario di Firenze. Le notizie sono desunte dall'unico documento che lo riguarda, risalente [...] .
Nell'ambito del panorama romano dei monumenti sepolcrali, quello di Marcantonio Albertoni si colloca entro una precisa tipologia, derivata da Andrea Bregno o di matrice toscana (Strinati), come toscano era I., che, oltre alla ricorrenza di alcuni ...
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BRAMÈ (Bramero), Giovanni
Antonino Ragona
Figlio di Bartolo e di tale Antonina, di origine genovese, fu avviato dal padre, col fratello Giorgio ed il cugino Daniele, alla mercatura. Egli la esercitò [...] tocco largo e pittorico, il cromatismo modulato e chiaroscuralmente fuso, se da una parte fanno pensare ad una maniera derivata dal dipingere ad olio, dall'altra denunciano una personalità marcata ed inconfondibile (v. illustraz. in A. Ragona, 1970 ...
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VISBY (da vi "santuario"; A. T., 63-64)
Elio MIGLIORINI
Axel ROMDAHL
È il capoluogo dell'isola svedese di Gotland, la maggiore del Baltico, posta quasi al centro di questo mare. L'interno è occupato [...] cosiddetta antica farmacia con alte cantine voltate e ripidi frontoni a gradini. L'architettura medievale di Visby è derivata da prototipi tedeschi, specialmente della Vestfalia, ma con caratteri locali. Il materiale è dato dappertutto dalla pietra ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] . È, questo, un raro caso di consapevole uso di determinati elementi stilistici legati a un'immagine dell'uomo derivata da una concezione pseudofilosofica e religiosa dell'esistenza. D'altra parte, in tutt'altra area, la ricordata setta ismaelita ...
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FONTANA, Annibale
Andrea Spiriti
Nacque a Milano nel 1540 da famiglia di origine ticinese, come attesta la lapide funebre nella chiesa milanese di S. Maria dei Miracoli, redatta dall'amico Giacomo Resta [...] , 993, p. 448); nel rovescio della seconda alla vittoria imperiale di Mühlberg con l'immagine di Ercole e Vidra di Lema (derivata da un modello di L. Leoni); nel rovescio della terza alla restituzione di Piacenza ai Farnese (15 sett. 1556) con l ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.