ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] per le suore di S. Pietro la Deposizione di Cristo, ora a Pitti, compiuta nel 1524. La composizione, evidentemente derivata da quella famosa di fra' Bartolommeo, è ricca di delicate penombre, di bagliori splendenti, di luci vibranti, ma teatrale ...
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FREY, Jakob (Giovan Giacomo, detto Giacomo il Vecchio)
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Hochdorf (Lucerna) il 17 febbr. 1681 da Hans Heinrich, di professione intagliatore in legno. Dopo una modesta [...] discepoli del maestro.
La stampa più antica che di lui si conosca è la riproduzione di una Sacra Famiglia di Raffaello, derivata da un'incisione di F. de Poilly, ascrivibile al 1704, seguita dalla Madonna del diadema di Raffaello stampata da D. De ...
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ELIA, Simone
Gianluca Kannès
Nacque a Ranica, presso Bergamo, da Simone Michele, di famiglia originaria del Canton Ticino, e da Lucia Messi di Gorle.
I registri della parrocchiale non rendono chiaro [...] parte fatta costruire da Giacomo Carrara nel 1775-81 secondo un progetto dell'architetto Costantino Gallizioli, in parte derivata dall'adattamento dei locali della soppressa locanda "La Campana". Chiamato a concorso insieme con Leopoldo Pollack, che ...
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ANDOKIDES, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro l'ultimo quarto del VI sec. a. C. Artista notevolissimo, egli costituisce forse la personalità chiave di questo periodo di transizione. [...] del colore e il disegno, anche puro e intenso, non è per lui espressione compiuta. E da questa sua esigenza è derivata certamente l'invenzione della nuova tecnica. In lui le vesti decorate con svariatissimi motivi a croci, spesse o filiformi, a ...
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CALABRESE, Alessandro
Lucio Galante
Nacque a Lecce il 22 nov. 1804 da Pasquale e Francesca Cillo. Adolescente studiò presso il pittore Luigi Tondi, un modesto discepolo del Tiso, che insegnava disegno [...] d'Assisi di S. Croce, si riscontrano motivi desunti dalla pittura decorativa del Settecento napoletano e delle sue derivazioni locali, quella del Tiso in particolare, e puntualizzazioni di carattere naturalistico, che erano ancora una intonazione ...
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CALCANTE (Κάλχας, Calchas)
G. Sgatti
Indovino, sacerdote di Apollo, guida dei Greci nella guerra troiana: furono le sue profezie a prevedere i dieci anni di durata della guerra, ad indicare nel sacrificio [...] ). Sembra però di riconoscerla in un'ara circolare degli Uffizî con la stessa rappresentazione, che il Rizzo suppone derivata dal quadro stesso di Timanthes.
In epoca tarda C. compare anche nelle miniature del codice dell'Iliade Ambrosiana; miniatura ...
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MARISSA (ebr. Mārēshā Μάρισα, Μάρισσα)
M. Avi-Yonah
Città di Giuda, circa 60 km a S-O di Gerusalemme, nelle vicinanze di Lachish (v.). M. era una delle città di confine fortificate da Roboamo (II Cron., [...] che i Tolomei avevano in Alessandria; accanto ai vari disegni è scritto il nome del relativo animale, il che sembra possa essere derivato da un testo illustrato di zoologia. Nella sala d'entrata, che una volta aveva una statua e un altare, erano ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] in bronzo, testimoniata da numerose statuette votive ed ex-voto. Copiosa la ceramica dipinta, in un primo tempo geometrizzante e derivata da quella ionica d’uso domestico. Alla fine del 6° sec. a.C. si sviluppò una decorazione floreale composita con ...
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OMERICHE, Illustrazioni
K. Bulas
Nel senso più vasto, i poemi omerici comprendono oltre ai due poemi maggiori, anche Ciprie, Etiopide, Ilioupèrsis, la Piccola Iliade, Nòstoi e Telegonia; ma siccome [...] sono: il riscatto del corpo di Ettore (v.) con la particolarità della pesatura del cadavere e dell'equivalente in oro, derivata dalla tragedia di Eschilo Φρίγες ἢ "Εκτορος Λύτρα; Odisseo con i cavalli di Reso (v. diomede); la spedizione notturna di ...
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METALLURGIA
C. Panseri
1. - Nel termine generale di metallurgia si comprende attualmente una complessa serie di procedimenti altamente specializzati, principali fra i quali, la metallurgia estrattiva, [...] mutazione nelle forme tradizionali dell'armamento: la corta daga di rame battuto, buona soltanto a ferire di punta, derivata direttamente dai vetusti prototipi di selce, lascia il posto alla snella e affilata spada di bronzo, gettata in forma ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.