GERINI, Niccolò di Pietro
A. Tartuferi
Pittore fiorentino attivo in Toscana dall'ultimo quarto del Trecento fino alla metà del secondo decennio del secolo seguente.Nato entro la prima metà del sec. [...] un gruppo di dipinti da lui raccolti sotto la denominazione di Maestro dell'Incoronazione dell'Arte della lana - derivata dalla lunetta con l'Incoronazione della Vergine inserita nel tabernacolo del palazzo dell'Arte della lana a Firenze - potesse ...
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CROCE, Piede di
P. Springer
Locuzione che in senso stretto definisce ogni oggetto che serva a porre una croce sulla mensa dell'altare, in senso lato qualsiasi congegno con cui si possa fissare o portare [...] della copertura a calotta. Piedi di c. del tipo circolare e, ancor di più, triangolare mostrano direttamente la loro derivazione da modelli di candelabro. Il piede di c. di tipo architettonico associa elementi di città resa in forma sintetica al ...
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BOULANGER, Jean (Giovanni)
Massimo Pirondini
Figlio di Olivier, nacque a Troyes intorno al 1606. Il Malvasia, nella vita di Guido Reni, lo nomina tra gli allievi che il maestro bolognese trattenne nella [...] di S. Giorgio a Sassuolo (tela iniziata nel nov. 1646), dove è riconoscibile pur nella composizione su due piani, chiaramente derivata dal Reni, un personale tentativo di unità, il tutto pervaso da una luce e da un colore di marca prettamente veneta ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] , le coordinate spaziali, la distribuzione, spesso a macchia, del colore e lo spunto lirico del soggetto. Piena felicità compositiva, derivata dall'esperienza di paesista, è ravvisabile anche in L'ora del riposo degli operai durante i lavori dell ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] sommità da un grande blocco piano che può considerarsi come la chiave pesante della cupola, alla quale, in conformità dell'uso derivato dal comportamento statico dei tipi più diffusi di vòlte, è stato dato da taluno il nome di pseudo-cupola.
L'uso ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ’impose come uno dei prototipi fondamentali del tema per gli artisti fiorentini fino allo scadere del secolo. Da essa sembra derivare in via piuttosto diretta anche il Crocifisso del Louvre di Parigi, il cui recente restauro consente ora di escludere ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] liturgia di Roma del 1999, i convegni vicentini del 2000-2003 e quelli veneziani del 2004-200790.
Ne è derivata, cadute le richieste di povertà espressiva e «basso quoziente identificativo», la realizzazione di chiese più fortemente caratterizzate: i ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Vict. and Alb. Mus.) in rame sbalzato e niellato con intarsi d'argento e ottone, la cui struttura appare chiaramente derivata dai vari precedenti locali del 12° secolo. Decorato con fasce di archi incrociati in cui si inscrivono motivi vegetali e da ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] del resto per Uffenbach - è Dürer modello e punto di riferimento: lo provano la Strega (Hampton Court), derivata da una incisione del maestro di Norimberga, e l'Incoronazione della Vergine (Berlino, Staatliche Museen Preussischer Kulturbesitz), copia ...
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Agostino di Ippona, Santo
C. Fratini
Padre e dottore della Chiesa occidentale, A. Aurelio nacque il 13 novembre 354 a Tagaste (Numidia proconsolare; od. Souk Ahras, in Algeria). Morì nella notte tra [...] 'atto di dettare a un monaco scrivano.
Rarissima è invece l'immagine del santo con il cuore trafitto, evidentemente derivata da esempi similari che ebbero origine in ambito francescano: l'unica versione sin qui conosciuta si rintraccia nel tabellone ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.