ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] nella creta prima della cottura, disposte spesso a spirale o a meandro, che ricorre soprattutto nella situla di argilla, derivata da quella bronzea. Frequenti le coppe di argilla a piede campanato, imitate da altre in metallo, come anche varî ...
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Vedi SIDE dell'anno: 1966 - 1997
SIDE (Σίδη)
A. M. Mansel
A. Gallina
Antica città portuale della Pamphylia, situata circa 8o km ad E dell'odierna Antalya (Attaleia, Adalia). La città sorge su una penisola, [...] in due sale più piccole (ginnasio? agorà civile?). Alcune case presentano chiaramente il tipo greco a peristilio. L'acqua era derivata dalla sorgente del Melas e portata sino alla città attraverso una conduttura lunga circa 30 km. È stata accertata l ...
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LANA, Lodovico
Anna Chiara Fontana
Nacque da Giovanni nel 1597 (sconosciuta per ora resta l'identità della madre), probabilmente a Ferrara o nel Ferrarese.
Per il canonico Baruffaldi, primo biografo [...] di una tela, di analogo soggetto, rintracciata presso la sagrestia capitolare del duomo di Modena, da cui essa è evidentemente derivata e a cui possono essere a loro volta accostate un'altra Sacra Famiglia (Modena, Galleria Estense, depositi) e una ...
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FERRI, Angelo
Donatella Biagi Maino
Non si conoscono i dati anagrafici di questo incisore, attivo a Bologna nella seconda metà del XVIII secolo. Il suo biografo (Oretti, ms. B. 133) dà su di lui scarni [...] in quel medesimo decennio (Biagi Maino, 1990). Delle stampe ricordate dall'Oretti (ms. B. 134), tra le quali spicca quella derivata dal Sacro Cuore di P. Batoni che certo godette della massima diffusione dato il soggetto, si conosce solo l'acquaforte ...
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Vedi HELIOS dell'anno: 1960 - 1960
HELIOS ("Ηλιος, omerico ἠέλιος)
H. Sichtermann
Dio solare greco (per il corrispondente italico e romano v. sol). Sebbene anche i Greci, come tutti gli altri popoli, [...] somiglianze con i ritratti di Alessandro Magno (erma Azara): si tratta di un'assimilazione ad H. di Alessandro, derivata dall'apoteosi del faraone come Amon. Dopo Alessandro, altri monarchi ellenistici e imperatori romani verranno identificati con l ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe Ignazio
Mario Bencivenni
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Cristoforo, il 23 marzo 1696 da Zanobi di Tommaso Rossi e da Maria Caterina di lacopo Buccelli (Firenze, Archivio [...] , uno dei più importanti eruditi e collezionisti d'arte fiorentini del secolo, stava allestendo (da questo ritratto è derivata l'incisione di C. Gregori inserita da Zanobi nel volume La Libreria Mediceo-Laurenziana).
Nel terzo decennio del secolo ...
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CATERINO (Catarino)
Francesca D'Arcais
Personalità secondaria della pittura veneziana della fine del sec. XIV, menzionato per la prima volta nel 1362 (Thieme-Becker), C. è ricordato con il pittore Donato [...] più vivace è il polittico di Baltimora, dove la Madonna seduta su un prato fiorito ci richiama piuttosto una tipologia derivata da Lorenzo; nelle figure laterali e nella Crocifissione della cimasa un tentativo di abbozzare i volumi per mezzo di un ...
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PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] visiva della cerimonia del sabato santo, il ciclo sembra incentrato sulla celebrazione dell’autorità vescovile, derivata direttamente da Cristo attraverso la mediazione apostolica.
La cultura figurativa di Pellegrino si distacca dal classicismo ...
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FICORONI, Francesco de'
L. Guerrini
Collezionista e studioso di antichità. Nato a Lugnano Valmontone (cittadina del Lazio) nel 1664, dedicò molta parte della sua vita allo studio delle antichità etrusche [...] , più o meno diretta dal dipinto di Kydias di Kythnos, scolaro di Euphranor (Plin., Nat. hist., xxxv, 130); o una derivazione da un originale di un ignoto artista di valore, da porsi tra Zeuxis e Nikias (Fiehl, Albizzati, Speier, Mansuelli).
Nell ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
1°. - Scultore greco, detto K. il vecchio, per distinguerlo da altro omonimo; fu quasi certamente il padre e non il fratello maggiore, come alcuni [...] ed è di evidente ispirazione lisippea nella testa e, infine, il putto del Palatino è di proporzioni troppo grandi e derivato sicuramente da un'opera ellenistica. Gli altri tentativi di identificazione con il famoso gruppo di Olimpia o con statue e ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.