DEL FIORE, Iacobello (Giacomello)
Ettore Merkel
Figlio del pittore Francesco e di Magdalucia di ser Marco da mar, è documentato a Venezia, come pittore, dal 1400 al 1439, e si suppone sia nato a Venezia [...] e la Pietà del Museo di Kiev (Markova, 1982, p. 19).
Si tratta di opere nelle quali l'impalcatura iconografica ancora derivata da Paolo Veneziano si sposa al lessico gotico più acuto di Lorenzo Veneziano e di Iacobello di Bonomo - come dimostrano le ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] . La superficie appare divisa verticalmente da candelabre in tre specchiature. Nella centrale è sempre l'immagine sacra derivata da incisioni coeve (per esempio da opere di Simone Cantarini, Annibale Carracci, Guido Reni), sui laterali sono ...
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WELLS
P. Draper
Cittadina dell'Inghilterra sudoccidentale (contea del Somerset), posta ai piedi dei Mendip Hills.L'insediamento altomedievale, favorito dalla presenza di abbondanti sorgenti, si sviluppò [...] sistematico dell'ornamento scolpito e di fusti di colonne a tutto tondo di calcare levigato, secondo una moda derivata principalmente dal nuovo cantiere di Canterbury (1174-1186). In origine, l'architettura della facciata occidentale doveva apparire ...
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FAVOLA
C. Frugoni
La f. è un racconto fantastico-didascalico dove agiscono animali umanizzati; si distingue dalla fiaba, che è priva di intenti morali, e dai racconti dei bestiari, dove oggetto di moralizzazione [...] leone (Ercole e il leone di Nemea) su chi dei due sia veramente il più forte (Moretti, 1984). In una raccolta derivata da Aviano il soggetto dell'immagine si cristianizza e a Ercole si sostituisce Sansone: "robora Samsonis, quod frangeret ora leonis ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] o gotici con pochi cambiamenti tra i secc. 12°-14°, sono in genere accompagnate da campanili a pianta quadrata, derivati in qualche caso dai minareti islamici, che si collocano in posizione variabile rispetto alla chiesa stessa. Si devono inoltre ...
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DE VECCHI (De Galizzi)
Lucia Simonetto
Famiglia di pittori originari da Santa Croce in Val Brembana (frazione di San Pellegrino Terme, prov. di Bergamo), residenti e operanti a Venezia nella prima metà [...] della Carrara di Bergamo e il Matrimonio mistico di s. Caterina del Museo di Castelvecchio di Verona. È derivata direttamente dal Bellini (si veda il gruppo della Vergine col Bambino della Sacra conversazione dell'Accademia di Venezia), secondo ...
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GRANGIA
P. F. Pistilli
Con il termine g. si indicano le strutture medievali per il lavoro destinate, nella funzione di aziende agricole e pastorali (curtes grangiarum), allo stoccaggio di derrate, alla [...] tra l'affermazione storica degli ordini riformati benedettini (secc. 11°-12°) e il sorgere di un'architettura di g. da loro derivata, a partire dal primo terzo del sec. 13°, si avverte in maniera paradigmatica nel mondo cistercense. Al fenomeno di ...
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PISTOIA, Jacopo
Mattia Biffis
PISTOIA (Pisbolica, Pistogia), Jacopo. – Non si conoscono luogo e data di nascita di questo pittore, figlio di un certo Francesco (Ludwig, 1903, p. 86), attivo a Venezia [...] giovanile si segnalano anche due dipinti raffiguranti la Madonna con Bambino e santi del Museo civico di Padova, una delle quali derivata da un noto prototipo di Jacopo Palma il Vecchio conservato a Oxford (Rylands, 1992, pp. 290 s.).
Nel maggio 1563 ...
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DE MARIA BERGLER, Ettore
Gioacchino Barbera
Nacque a Napoli il 25 dic. 1850 da Lorenzo De Maria, intendente dei palermitano Giovanni Riso barone di Colobria, e da Vittoria Bergler, viennese, durante [...] e nel complesso poco originale, fedele a una formula naturalistica, dal timbro evocativo e dalla pennellata morbida e luminosa derivata dal Lojacono, che spesso però scade nel bozzettismo e nella scena di genere. Ed anche nei ritratti, molti dei ...
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Vedi COREANA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
COREANA, Arte
M. P. David
La penisola coreana, fra il Mar Giallo e il Mar del Giappone, separata dalla Manciuria cinese dalle valli dello Yalu e del Tumen, [...] del tutto studiate, rivelano anch'esse l'impronta dello stile Wei.
Nel S, nel IV sec. d. C., la cultura derivata dall'Eneolitico pare sia stata abbastanza uniforme: grandi tumuli di terra e camere sepolcrali di legno, contenenti importante materiale ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.