Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte
P. Corradini
V. Elisséeff
Red.
P. Corradini
V. Elisséeff
M. P. David
A. Salmony
M. P. David
A. Salmony
G. Barluzzi
G. Scaglia
1. Cronologia [...] stati classificati in cinque gruppi fondamentali e in 19 tipi, secondo la forma; per tre di questi gruppi si ha la chiara derivazione da forme di recipienti in legno o anche in terracotta.
Fra i pezzi più antichi (fine del II millennio a. C.) sono ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] alle missioni francescane in Oriente, iniziate nel 1278. Molto più rilevante, da un punto di vista artistico, è ad Assisi la derivazione, apparentemente diretta ma in una versione ridotta, della Vita di s. Pietro e di quella di s. Paolo dal ciclo del ...
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CACCIA, Guglielmo, detto il Moncalvo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni Battista e di una Margherita, non ne è accertata da alcun documento la data di nascita a Montabone (Acqui), ma quella (1568) riferita [...] stesso anno, o di poco più tarda, si può considerare la tela con una Allegoria francescana in S. Francesco a Moncalvo, derivata iconograficamente da una incisione di Agostino Carracci.
Il 10 dic. 1593 il C. acquista una casa in Moncalvo, ed è questo ...
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ESCHINI, Angelo Maria
Paolo Bellini
Figlio di Stefano, nacque a Modena (Campori, 1882), presumibilmente nel secondo o terzo decennio del XVII secolo. Suo padre, originario di Firenze, fu di professione [...] è un Ritratto di Alfonso IV, datato 1659, seguito l'anno successivo da una Vergine con Bambino e s. Giovannino, derivata in controparte da un dipinto di Annibale Carracci (Firenze, Uffizi), con alcune varianti nel paesaggio alle spalle delle figure ...
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GALIMBERTI, Francesco
Maria Giovanna Sarti
Le notizie riguardanti la vita e l'opera del G. sono piuttosto scarse. Secondo il De Boni (1840), nacque a Venezia nel 1755; e il Moschini (1830 circa, p. [...] politico e al contempo rivela un'adesione alla ritrattistica disinvolta, arguta, a volte grottesca, di A. Longhi, derivata da alcune sperimentazioni tiepolesche. L'altro dipinto, già parte come il primo della collezione Donà dalle Rose (Lorenzetti ...
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Architetto (Laurana o Zara 1420-25 - Pesaro 1479). Iniziatore a Urbino di un nuovo stile classico caratterizzato dalla chiarezza e dalla gravitas, la sua opera più significativa è il Palazzo Ducale di [...] di gradazioni ed effetti cromatici. La formazione di stampo albertiano è mirabilmente integrata dalla impostazione cromatico-luministica chiaramente derivata da Piero della Francesca. L. passò poi a Napoli al servizio di Ferrante d'Aragona (1472-74 ...
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DISEGNO ARCHITETTONICO
V. Ascani
Rappresentazione bidimensionale grafica di un edificio o di una sua parte o elemento, con intenti progettuali, dimostrativi, didattici o di studio e di sperimentazione [...] . Questi ultimi sono da riconoscersi in buona misura responsabili della diffusione della modularità ad quadratum, derivata peraltro dalla consuetudine edilizia dell'antichità preclassica (Hecht, 1983; Müller, 1990). Essa è stata estensivamente ...
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IPPOLITA. - 2
G. Scichilone
IPPOLITA (῾Ιππολυᾒτη). − 2°. − Tra le molte eroine omonime, la regina delle Amazzoni I., figlia di Ares e di Otrere, è certamente la più nota. Questa compare − sia pure in [...] regge nella mano sinistra la cintura di I., punta la spada sul petto dell'Amazzone caduta in ginocchio. La scena, derivata da uno schema notissimo, è riferibile con certezza al mito per l'aggiunta dell'attributo nella mano dell'eroe. Non compaiono ...
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APPIANI, Francesco
Francesco Santi
Nato in Ancona il 29 genn. 1704, dalla città natale, ove ebbe per maestro di pittura D. Simonetti detto il Magatta, si trasferì poi a Roma alla scuola di F. Trevisani [...] qualsiasi altro ricordo, anche nelle tele, così da far pensare ad un più diretto contatto che non il mediato suggerimento derivato dalle opere lasciate m Perugia da A. Carlone, come proposto dal Bertini Calosso. Insieme a G. Boccanera, a P. Carattoli ...
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Festa mobile che la liturgia cristiana celebra di domenica, 49 giorni dopo la Pasqua, per ricordare la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, sugli Apostoli e la Vergine. È la solennità che corona il [...] ) e nel culto.
Nel 1955 le Chiese madri protestanti hanno aperto un dialogo con i Pentecostali, da cui è derivata una rinascita cristiana che prende il nome di neopentecostalismo. Dal contatto di un gruppo di giovani cattolici con il movimento ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.