AVEZUTI (Avegiuti, il cognome Errani non è documentato), Giulio, detto il Ponteghino
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, in parrocchia di S. Vitale, fra il 1507 e il 1508 dal sarto Giovan Battista detto [...] il Ponteghino (dalla voce dialettale, oggi fuori uso, pundghin =topolino, derivata dal veneto ponghin). Dal 1540 circa, e probabilmente dopo il matrimonio con Giacoma di Antonio Fagliaffari, la sua abitazione è trasferita in parrocchia di S. Ilario. ...
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BARTOLOMEO da Brescia (Ulmus Lulmus)
Alfredo Petrucci
Nacque a Brescia nel 1506. Si diede all'arte dell'incisione, trattando non solo il rame, ma anche, a servizio dell'editoria locale, il legno. Sono [...] . Va ancora notato come il primo soggetto sia d'invenzione di B. (la "I" puntata significa invenit), mentre l'altro è derivato da un disegno di Giulio Clovio, riprodotto già nel 1568 da Comelio Cort e quindi, in parte, da Giov. Sadeler il Vecchio ...
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BARDELLINO (Bardellini), Pietro
Paola Ceschi
Nacque a Napoli nel 1731; non si hanno molte notizie sulla sua formazione artistica e sulla sua attività prima del 1756, anno in cui decorò il soffitto della [...] pittorica dei seguaci del Solimena, pur apparendo attratto, nelle cose migliori, verso la maniera di Giacomo del Po, derivata da Luca Giordano.
Nominato membro dell'Accademia di Belle Arti, vi fu chiamato, come assistente senza stipendio, da ...
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ALENI, Tommaso, detto il Fadino
Alfredo Puerari
Pittore cremonese, attivo fra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI. Nel 1505 stipulava un contratto per la decorazione della cappella Affaitati nella [...] e datata 1515, ivi, e una Madonna col Bambino,già nella collez. Benson di Londra, firmata "Thomas de Fadinis" e derivata da un disegno del Perugino. Gli spettano pure gli affreschi dell'ex refettorio e del chiostro della chiesa di S. Sigismondo di ...
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FAITINI, Pietro
Sara Bizzotto
Nacque a Rezzato (Brescia) il 28 apr. 1833, da Giovanni, tagliapietre, e da Teresa Aliardi.
La bottega dei tagliapietre Faitini era attiva nel paese già dal sec. XVIII [...] , il F. era già in grado di esprimersi in tutti gli stili con una assoluta padronanza dei mezzi espressivi derivata dalla meditazione sui modelli e dall'applicazione severa e instancabile anche nella bottega paterna, tanto da riuscire senza alcuna ...
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BUSIRI, Giovanni Battista, detto anche Titta o Tittarella
Andrea Busiri Vici
Nacque a Roma nel 1698, ultimo dei tre figli di Simon Beausire (nato a Parigi nel 1648)e della romana Angela Francesca di [...] 121, nel casamento in cui dimorava anche lo scultore Giovanni Maini, principe dell'Accademia di S. Luca. Da una sua incisione, derivata da un disegno paesistico del Guercino e firmata e datata 1764, si puòdesumere che sia morto dopo quella data.
IlB ...
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DEL MAINO (Majno, Mayno, Magno)
Paolo Venturoli
Famiglia di scultori in legno originaria di Milano e trasferitasi poi a Pavia, è documentata tra il 1469 e il 1536. Teseo Ambrogio degli Albonesi (1539) [...] intera di S. Lorenzo e di S. Bernardo, poste su due predelle con la Natività e la Fuga in Egitto (quest'ultima derivata da una incisione di Dúrer). Più in basso, alla base del tempio, è una predella con tre Storie della Vergine. Tutta l'architettura ...
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BRUGIERI, Domenico
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca nel 1678, dalla città natale si trasferì giovinetto a Roma e fu prima alla scuola del pittore L. Baldi, poi a quella del Maratta (Trenta). Secondo il [...] .
A Lucca, nel Museo Nazionale si conservano di lui, provenienti da S. Nicolao, una Trinità e i SS. Gerolamo e Agostino, derivata da quella di Matteo Rosselli in S. Maria dei Servi, e una Presentazione di Maria al tempio;nella chiesa dei SS. Simone e ...
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ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] (e quindi in genere datato al 1547-48 mentre il Bonetti lo sposta al 1551-52), e la Pietà a Brera (n. 762), palesemente derivata dal gruppo centrale della Pietà del Campi, pure a Brera (n. 331). Alla partenza da Cremona del primo maestro, l'A. passò ...
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BRAMBILLA, Ambrogio
Clelia Alberici
Operò come incisore nell'ultimo ventennio del sec. XVI. Nato a Milano, vi abitò sicuramente per alcuni anni perché fece parte dell'Accademia milanese della Val di [...] edita da N. van Aelst fra il 1582 e il 1599 circa; due piante di Roma moderna, una edita da C. Duchet nel 1582 (derivata da quella di M. Cartaro del 1575, ritoccata in pochi dettagli e con l'aggiunta dei numeri dal 70 al 114 alla rubrica originale) e ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.