BOULANGER, Jean (Giovanni)
Massimo Pirondini
Figlio di Olivier, nacque a Troyes intorno al 1606. Il Malvasia, nella vita di Guido Reni, lo nomina tra gli allievi che il maestro bolognese trattenne nella [...] di S. Giorgio a Sassuolo (tela iniziata nel nov. 1646), dove è riconoscibile pur nella composizione su due piani, chiaramente derivata dal Reni, un personale tentativo di unità, il tutto pervaso da una luce e da un colore di marca prettamente veneta ...
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BRUNACCI, Vincenzo
Ugo Baldini
Nato a Firenze il 3 marzo 1768 da Ignazio Maria e da Elisabetta Danieli, ricevette la prima istruzione nel collegio degli scolopi, iniziando quindi lo studio della matematica [...] per incarico del governo estese poi alle università di tutta la Repubblica cisalpina. Nel 1802 pubblicò a Pavia la Analisi derivata, e negli anni seguenti dette alle stampe un ponderoso Corso di matematica sublime in quattro volumi (Firenze 1804-1808 ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] , le coordinate spaziali, la distribuzione, spesso a macchia, del colore e lo spunto lirico del soggetto. Piena felicità compositiva, derivata dall'esperienza di paesista, è ravvisabile anche in L'ora del riposo degli operai durante i lavori dell ...
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ERIONI, Cesare
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 18 maggio 1719 (errata la data proposta dal De Tipaldo), da Gregorio e da Maria Agnese Viviani, entrambi patrizi fermani [...] , comprendente alcuni piccoli trattati, varie composizioni elogiative e d'occasione, e un dialogo Sulla retta ragione e sulla scienza derivata dai Greci; i primidue volumi, in lingua italiana, furono criticati per "difetto di purezza di favella e di ...
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BELLAVITIS, Giusto
Nicola Virgopia
Nacque il 22 nov. 1803 a Bassano (Vicenza) dal conte Ernesto e da Giovanna Navarini.Ricevette la prima istruzione dal padre, funzionario nel municipio di Bassano, [...] ordine, in Mem. d. Soc. ital. d. scienze, arti e fisica di Modena, XXXV, 2(1855), pp. 1-50; Sulla derivazione delle curve, in Annali di scienze matematiche e fisiche Tortolini, III (1852), pp. 508-16; Sulla risoluzione numerica delle equazioni, in ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ’impose come uno dei prototipi fondamentali del tema per gli artisti fiorentini fino allo scadere del secolo. Da essa sembra derivare in via piuttosto diretta anche il Crocifisso del Louvre di Parigi, il cui recente restauro consente ora di escludere ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] sua memoria alla Società fisica berlinese: 23 luglio 1847. Rudolph Virchow (1821-1902) avrebbe enunciato la legge della derivazione delle cellule da elementi cellulari preesistenti: omnis cellula e cellula. L’ultimo allievo del maestro, Emil du Bois ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] rimasta anepigrafa; Esposito (Il Pecorone, pp. XVII s.), all'inverso, ha interpretato "Giovanni del Pecorone" come un'antonomasia derivata dal titolo, da intendere perciò "Giovanni del Pecorone"; Muscetta (1965) ha pensato a un ser Giovanni d'Arezzo ...
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DENTE, Marco (Marco da Ravenna)
Evelina Borea
Si hanno scarse notizie di questo incisore, originario di Ravenna e attivo a Roma nella cerchia di Marcantonio Raimondi, incisore di fiducia di Raffaello, [...] 1517, iscritta nel celebre disegno di Rosso Fiorentino con composizione di scheletri e cadaveri (oggi agli Uffizi), da cui è derivata la stampa firmata e datata 1518 di Agostino Veneziano, ed anche, ma per il tramite di un secondo disegno più finito ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] del resto per Uffenbach - è Dürer modello e punto di riferimento: lo provano la Strega (Hampton Court), derivata da una incisione del maestro di Norimberga, e l'Incoronazione della Vergine (Berlino, Staatliche Museen Preussischer Kulturbesitz), copia ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.