FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] -1 come attestato dall'Adorazione del Bambino dipintasull'ingresso della chiesa domenicana di S. Antonio di Morbegno - derivata dal modello della lunetta di Roccapietra -, commissionata da un membro della famiglia Ninguarda (Bordiga, 1821, p. 46 ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] direttamente legati.
Nella preferenza concessa in particolare a società anglo-italiane, come la Anglo-Italian Bank e la derivata Florence Land and Public Works Limited, è manifesta la sua adesione alla battaglia per indebolire le partecipazioni del ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] 'Istituto la cattedra di astronomia e l'osservatorio. Ebbe parte primaria anche nell'Accademia delle scienze unita all'Istituto, derivata dagli Inquieti.
La specola fu terminata solo dopo anni, ma egli osservò altrove, oltre a insegnare e far fronte ...
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DONEGANI, Guido
Franco Amatori
Nacque a Livorno il 26 marzo 1877 da Giovanni Battista e Albina Corridi. La famiglia Donegani faceva parte dell'élite imprenditoriale livornese ed era impegnata dalla [...] l'utile cadde da 1.365.000 a 4.000 lire. Tuttavia la Montecatini, grazie alla solidità economica che le derivava dalla presenza fra i suoi azionisti delle grandi banche miste e di importanti interessi finanziari e commerciali francesi, attuò una ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Iacopo
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1293 dal medico Isacco e da Isabella.
Sul luogo della sua nascita e sull'origine della famiglia permane ancora qualche incertezza, come [...] dal Lazzarini. Riallacciandosi alla leggenda della fondazione di Venezia nell'anno 421, il D. accredita la notizia, forse derivata dal De generatione del cronista padovano Giovanni da Nono, secondo cui la città sorse per decreto dei consoli padovani ...
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FONTANA, Gasparo Ferdinando Felice (noto come Felice)
Renato G. Mazzolini
Terzo dei dodici figli di Pietro, giureconsulto e notaio, e di Elena Caterina Ienetti, nacque a Pomarolo in Val Lagarina e fu [...] che in quegli esperimenti in cui con la forza del fuoco si era ottenuta della terra, quest'ultima era in realtà derivata "dalla materia del matraccio di vetro", e che l'acqua non cambiava natura. Si trattava dunque di un artefatto sperimentale. Nei ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] stesso, in modo tale che le sillabe Mi-Fa coincidessero sempre con i punti critici occupati da un semitono. Chiaramente derivata dalla nozione dell'affinità tra i suoni (capitoli 7-9 del Micrologus), essa servì allo scopo pratico di cantare melodie ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] del C. era fuori causa. Tuttavia, nella relazione finale, il Pericoli non poté esimersi dal sottolineare il disordine che derivava all'amministrazione del Monte dall'assenza di un sistema normativo organico e disciplinare; dal porre in rilievo gli ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] non-adorantista) Giovanni Sommer e da tutta la esegesi sociniana. Da questa prima adulterazione del senso genuino della rivelazione è derivata, continua il B., la dottrina dei "bini Christi", cioè delle due nature di Cristo, con la conseguenza che si ...
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CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Ultimogenita di Ferdinando I, granduca di Toscana, e di Cristina di Lorena, nacque a Firenze il 4 giugno del 1604, divenendo molto presto una pedina [...] di là degli effimeri divertimenti e dei frivoli sperperi, v'è anche l'incidenza, in termini di gusto e di cultura, derivata dal trapianto nell'alpestre contesto tirolese della principessa medicea. A lei vanno ricondotti l'eleganza dei restauri e dei ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.