Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] e di Benevento.
Già in un passato molto lontano, dunque, la frequente attribuzione di un nome a un corso d’acqua derivava da ragioni di tipo pratico e, anche se non mancano casi di sostituzione, solitamente il nome veniva trasmesso, con eventuali ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] le correnti critiche e teoriche del primo post-strutturalismo, incontrandosi con l’idea di «autonomia del significante» derivata dalla psicoanalisi di Jacques Lacan.
La ricerca di anagrammi (o, più propriamente, di paragrammi) abbandonò così la ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] milioni di capi bovini, 9 tra ovini e caprini).
L’energia prodotta è per circa il 35% di origine idrica, derivata, in assoluta prevalenza dagli impianti alimentati dalla diga di Assuan. L’estrazione del petrolio, scoperto nel 1868, fu intrapresa nel ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] parlo mica e nelle forme di negazione dei dialetti settentrionali menzionati nel § 3, dove mi(g)a «non» è pure derivato dal lat. mīcam «briciola». In tali dialetti la negazione postverbale, d’uso obbligatorio, rappresenta la fase finale del ciclo di ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] tanto come notazione di fonemi consonantici, secondo l'interpretazione che i grammatici arabi hanno dato della loro scrittura (derivata anch'essa da quella fenicia), quanto piuttosto come una forma compendiaria di scrittura sillabica; il segno B, per ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] atone finali in [ə], anche se molti dialetti dell’area ancora distinguono (o possono, in determinate condizioni fonosintattiche, distinguere) la vocale derivata da -a come [a] o [ɐ]; nella zona meridionale estrema si ha un unico esito per -o e -u > ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] , con la quale erano in rapporti più frequenti. L’origine del nome è incerta. Secondo il grammatico latino Servio deriverebbe dal greco ᾿Αϕρίκη («senza freddo»); secondo lo storico greco Suida, sarebbe stato il nome proprio di Cartagine, che in ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.