donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] e moderna. Invece in Medio Oriente e in tutte le aree in cui si affermò la cultura islamica e la poligamia maschile (derivata dalla tradizione semita), la d. subì una segregazione sociale e culturale ben più rigida, che ancora oggi per lo più la ...
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ESIODO (῾Ησίοδος, Hesiŏdus)
L. Guerrini
La prima personalità della letteratura greca che abbia carattete storico.
Di famiglia originaria di Cuma, colonia eolica nell'Asia Minore, E. nacque però probabilmente [...] ad un errore del mosaicista.
Nessuna attendibilità, poi, ha l'ipotesi che riconosce E. nello Pseudo-Seneca. Tale identificazione è derivata dal fatto che il tipo iconografico dello Pseudo-Seneca (v. seneca) appare associato in doppie erme con un ben ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] legno.
La lignite è la principale risorsa mineraria, largamente utilizzata, insieme con l’energia idrica e quella nucleare derivata dalla centrale croato-slovena di Krško, per produrre elettricità. Presenti nel sottosuolo anche piombo, ferro, zinco e ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] giorgioneschi più legati a Venezia il Previtali e il Cariani che molto trasse dal Palma e dal Lotto, e pure di derivazione bergamasca Bernardino Licinio. Più fini sono i bresciani, quali il Savoldo, che è quei che più avanti si spinge a interpretare ...
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FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] debolezza, ma come una scelta virtuosa - e il richiamo alla necessità di "rinvigorire il commercio, da cui sempre mai è derivata l'opulenza de' sudditi e la grandezza" dello Stato, indicavano chiaramente che "la perduta grandezza di prima" era ormai ...
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COLLALTO, Collatino (Collaltino di)
Nicola Longo
Nacque il 22 maggio 1523 a San Salvatore di Collalto, nella Marca Trevigiana, dal conte Manfredo e da Bianca Maria di Antonio Vinciguerra (la madre, poetessa, [...] odiati parenti. Da una testimonianza coeva apprendiamo che visse fino ad età avanzata, ma questa notizia probabilmente è derivata da un ritratto attribuito al Tiziano (da questo quadro può essere stata ricavata l'incisione settecentesca che illustra ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] erano uniti. Disgiunge il patriottismo costituzionale anche dal repubblicanesimo, che considera una tradizione intellettuale derivata da Aristotele e basata sul principio della cittadinanza come appartenenza a una comunità etnoculturale che ...
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Marco Bozzer
Barcellona
«Barcelona! Abre tus puertas al mundo» (Freddie Mercury)
Barcellona e l’Italia
di Marco Bozzer
3 gennaio
Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano El Periodico rivela che la comunità [...] si sono riavvicinati alla città anche grazie all’organizzazione delle Olimpiadi del 1992 e alla promozione che ne è derivata. Oggi la presenza italiana è molto radicata nel territorio. A Barcellona sono sempre più attive le nostre istituzioni, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] di cumulare la situazione di Socrate in carcere alla vigilia della morte con la tradizione che ne era derivata, dalla Consolatio philosophiae di Boezio al Secretum di Francesco Petrarca. Si aggiunga che la condizione autobiografica del carcere ...
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BERNABEI, Lazzaro
Mario Natalucci
Apparteneva ad una famiglia emigrata nel sec. XII da Famagosta in Ancona e ascritta in seguito alla nobiltà cittadina. Nacque da un Bernabeo di Cecco, presumibilmente [...] mancanza di ordine nella sua narrazione, premette di scrivere "secondo me sono occorse le materie ". E della confusione che era derivata da questo modo di procedere si giustifica nei capp. XIX e LX dicendo che "niuno prenda admiratione da me se non ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.