Vedi TEGEA dell'anno: 1966 - 1997
TEGEA (Τεγέα, Tegea)
L. Vlad Borrelli
Antica città situata in un aperto altipiano nella zona S-E dell'Arcadia, fondata secondo la leggenda da Aleos, che nel IX sec. [...] si deve anche l'illustrazione del tempio di Atena Alea, e poi dalla Società Archeologica greca.
Atena Alea era una divinità arcadica derivata dalla fusione di una Atena argiva con una locale Alea. Nel 395 a. C. un incendio distrusse il tempio elevato ...
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EL
A. Comotti*
Divinità maschile semitica, venerata particolarmente nella regione siro-palestinese (Il a Ugarit, El in ebraico e in aramaico) e in Arabia (Ilāh nell'Arabia meridionale preislamica, Allāh [...] di E.; il dio avrebbe due paia di ali, quattro occhi e due penne sul capo. Questa tipologia, che sembra derivata da modelli assiri, non compare tuttavia in epoca antica: in un rilievo proveniente da Ugarit, raffigurante una scena di offerta ad ...
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Vedi ZIQQURAT dell'anno: 1966 - 1973
ZIQQURAT (v. vol. vii, p. 1270)
R. Ghirshman
La ziqqurar di Choga Zanbil. Le ricerche archeologiche che si susseguono da più di un secolo nella valle dei due fiumi, [...] tuttavia non prova che tutte le z. di Mesopotamia siano state realizzate, in ogni epoca, secondo una legge immutabile, legge che sarebbe derivata dalla z. costruita dagli Elamiti, poiché oggi si sa che vi erano z. a 3, 5 e 7 piani. Ora è interessante ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] o a un muraglione sostruttivo, con un lato riparato e l'altro aperto con colonne sul g. verso S o O. Derivazione del portico era il portico coperto o cryptoporticus (v. criptoportico). Altro edificio frequente è l'hippodromus, nome dato in origine al ...
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BRAMBILLA, Ambrogio
Clelia Alberici
Operò come incisore nell'ultimo ventennio del sec. XVI. Nato a Milano, vi abitò sicuramente per alcuni anni perché fece parte dell'Accademia milanese della Val di [...] edita da N. van Aelst fra il 1582 e il 1599 circa; due piante di Roma moderna, una edita da C. Duchet nel 1582 (derivata da quella di M. Cartaro del 1575, ritoccata in pochi dettagli e con l'aggiunta dei numeri dal 70 al 114 alla rubrica originale) e ...
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Vedi TELESFORO dell'anno: 1966 - 1997
TELESFORO (Τελεσϕόρος Telesphoros)
B. M. Felletti Maj*
Divinità in forma di fanciullo. Intorno al 100 a. C. si venne delineando nella religione greca la figura di [...] Etruschi sarebbe pervenuta attraverso il patrimonio religioso legato ai contatti con le civiltà orientali, ai Galli invece sarebbe derivata dai loro contatti con i Greci. Infatti pare che il genius cucullatus che accompagna il viaggio funebre degli ...
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FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] genovese inventò et fece anno 1631", ma non indica a quale opera si riferisse.
È presumibile che tale notizia sia derivata dall'Oretti (sec. XVIII), che traccia una biografia del F. da valutare con estrema cautela, data la notevole quantità di ...
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NICOLAUS Sacerdos
L. Derosa
Scultore e architetto attivo in Puglia durante la prima metà del 13° secolo.Il nome di N. è tramandato da due iscrizioni legate rispettivamente all'ambone in marmo della [...] il motivo a lacunari, arricchito - nel caso di Bitonto - da rosette a forte rilievo. Alla tradizione plastica ed espressiva derivata dal Maestro di Elia si ispirano il piccolo telamone che sostiene il leggio e i simboli degli evangelisti montati ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] , realizzato su una linea secondaria, non fu in grado di rimpiazzare la diminuita importanza della Via Cassia; ne è derivata una sostanziale marginalità del Senese e del capoluogo. Sul piano economico, tuttavia, la città mantiene attività di rilievo ...
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Musica
Strumento a percussione costituito da una cassa di risonanza, solitamente in rame, chiusa da una membrana che viene percossa da mazzuoli a testa sferica in feltro, cuoio, sughero o altro materiale. [...] di zampe.
Negli Uccelli, il t. si trova nella siringe (del tipo broncotracheale) ed è una camera di risonanza derivata dagli anelli posteriori tracheali modificati.
Anatomia umana
Per la sua somiglianza con lo strumento musicale si chiamano t. l ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.