GIRALDI (Ziraldi), Guglielmo (Guglielmo del Magro)
Federica Toniolo
Figlio del sarto Giovanni de' Ziraldi detto il Magro; rimane ancora sconosciuta la sua data di nascita, nonostante esista una ricca [...] Pezzoli) di Tura, ma altresì denunciano, in congruenza con le scelte del giovanile Aulo Gellio, una luminosa misura spaziale derivata da opere di Piero Della Francesca, quali gli affreschi con le Storie della vera croce in S. Francesco ad Arezzo ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] papa Pio III, già in S. Pietro e adesso in S. Andrea della Valle a Roma (Milanesi, in Vasari [1568], 1879). L'opera, derivata dal Monumento di papa Pio II, anch'esso oggi conservato in S. Andrea della Valle, fu realizzata con la collaborazione di un ...
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DUSI, Cosroe
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Bernardo, discendente da agiata famiglia di Bergamo, e di Maddalena Fapanni di Brescia, nacque a Venezia il 28 luglio 1808. Il padre mori poco dopo [...] un'evidente traccia nei numerosi dipinti di soggetto religioso del D., soprattutto per quella nota larmoyante che egli derivava dalla pittura bolognese, attraverso P. Batoni. Grazie all'interessamento del Matteini, il D. poté usufruire di un sussidio ...
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DE ROSSI, Francesco, detto il Salviati
Iris Cheney
Figlio di Michelangelo, tessitore di velluti, secondo il Vasari nacque a Firenze nel 1510. Un cugino favorì il suo precoce interesse per l'arte prestandogli [...] del 1583 (cfr. Heikamp, 1968 e 1969). L'influenza della scuola di Fontainebleau, evidente nelle bordure, poteva essere derivata sia dagli artisti francesi attivi a palazzo Sacchetti, sia attraverso le stampe; il naturalismo dei paesaggi suggerisce un ...
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POGLIAGHI, Lodovico
Paola Bosio
POGLIAGHI, Lodovico. – Secondogenito di Giuseppe, ingegnere ferroviario, e di Luigia Merli, nacque a Milano l’8 gennaio 1857 a palazzo D’Adda-Borromeo, sull’attuale via [...] una successiva, di impostazione più classicista, dalle forme monumentali ma semplificate, come nel gruppo della Pietà monzese, forse derivata dalle esperienze romane di primo Novecento. Il giudizio di Nebbia è una lucida e talvolta feroce critica del ...
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DE PREDIS (Preda), Giovanni Ambrogio
Caterina Gilli Pirina
Figlio del nobile Leonardo e di Caterina Corio nacque a Milano intorno al 1455; la famiglia abitava a porta Ticinese nella parrocchia di S. [...] (Volterra, Bibl. Guarnacci), del 1487; mentre la Balogh aveva rilevato che la miniatura di profilo è derivata da una medaglia (J. Balogh, Adatok Milano és magyarország kulturalis Kapcsolatainak Tórténetéhez [Contributi alla storia delle relazioni ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] decenni del Seicento come Claude Lorrain, G. Dughet, C. van Poelenburg, J. Asselyn, B. Breenbergh e J. Both; da ciò è derivata l'idea non ancora documentata di un suo viaggio di studi a Roma intorno al 1630 che ben potrebbe spiegare un risultato come ...
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MACRINO d'Alba (Gian Giacomo de Alladio)
Francesco Sorce
Nacque ad Alba, come attesta l'iscrizione nella pala da lui eseguita per l'abbazia di Lucedio, intorno al 1465-70, verosimilmente dal notaio albese [...] il 1508 e il 1510, M. riprese il tema della Madonna del Latte (collezione privata: Villata, 2000, pp. 193-195) derivata dalla Madonna Litta di Leonardo (San Pietroburgo, Ermitage), con il quale l'artista - se è corretta la menzionata attribuzione di ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] -1 come attestato dall'Adorazione del Bambino dipintasull'ingresso della chiesa domenicana di S. Antonio di Morbegno - derivata dal modello della lunetta di Roccapietra -, commissionata da un membro della famiglia Ninguarda (Bordiga, 1821, p. 46 ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] , cancelliere della città e dell'Ufficio di sanità, del Museum of Fine Arts di Boston (da questo dipinto è derivata l'incisione per la Scena letteraria del Calvi, 1664), il Cavaliere di Malta (Marzocchi Scarpa-Stracuzzi Simoni), il Giovanni ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.