equazione di Boltzmann
Anna Vulpiani
Descrive l’evoluzione temporale della densità di probabilità P(r,v,t) di trovare una molecola nella posizione r con velocità v al tempo t, in un sistema di N molecole [...] e v*2 devono soddisfare la regola d’urto
[2]
La parte a sinistra dell’equazione, ossia
[3]
è la cosiddetta derivata lagrangiana, mentre il termine a destra (di collisione) rappresenta la differenza tra il guadagno che si ha quando urtano v1 e v2 ...
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Neumann Carl Gottfried
Neumann 〈nòiman〉 Carl Gottfried [STF] (Königsberg 1832 - Lipsia 1925) Figlio di Franz Ernst; prof. di matematica nell'univ. di Halle (1863), poi in quelle di Basilea e di Tubinga, [...] N. consiste nel determinare una funzione che sia armonica all'interno di una superficie chiusa S assegnata e tale che la sua derivata normale su S sia una funzione assegnata f; ammette soluzione soltanto se l'integrale di f sull'intera S è nullo; (b ...
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shunt
shunt 〈sŠènt〉 [s.ingl. Der. di to shunt "deviare"] [EMG] Qualifica o denomin. di conduttori, in partic. resistori, messi in parallelo a un componente circuitale, un tratto di circuito, un dispositivo [...] alta tensione: III 331 f. ◆ [FTC] [EMG] Macchina s.: nell'elettrotecnica, lo stesso che macchina elettrica in derivazione, o a eccitazione derivata o in parallelo, nella quale cioè l'avvolgimento induttore è in parallelo a quello indotto (in partic ...
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incrementale
incrementale [agg. Der. dell'ingl. incremental, da increment "incremento"] [LSF] Termine della matematica che indica relazione con un incremento (←) e che è usato, fuori della matematica, [...] e Δy=f(x+Δx)-f(x) il corrispondente incremento della y; il limite, quando esista, di tale rapporto è la derivata di y rispetto a x. Se si tratta di grandezze suscettibili di misurazione, il rapporto anzidetto è tra incrementi corrispondenti di misure ...
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La grande scienza. Fisica matematica: recenti sviluppi
Gianfausto Dell'Antonio
Fisica matematica: recenti sviluppi
La fisica matematica si può definire come la disciplina scientifica che si propone [...] /2)εklmFlm (x), k,l,m=1,2,3, dove ε è il simbolo totalmente antisimmetrico.
Indichiamo con ∂μ l'operazione di derivata parziale rispetto alla coordinata xμ, dove xμ=gμνxν. Con queste notazioni le equazioni di Maxwell si scrivono nel modo seguente:
[1 ...
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elettrostatica
elettrostàtica [Comp. di elettro- e statica] [EMG] La parte dell'elettrologia che studia i fenomeni elettrici derivanti da cariche di valore costante e in posizione fissa: per i fenomeni [...] r-2; (b) sulla superficie di ogni generico i-esimo conduttore V(P) assuma il competente valore Vi dato e l'unica derivata prima non nulla sia quella secondo la normale (campo E puramente ortogonale alla superficie); ciò si traduce in un sistema di 2 ...
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pendolo
pèndolo [Der. del lat. pendulus, da pendere "essere appeso"] [MCC] (a) Generic., solido girevole intorno a un asse fisso non baricentrale (generalm. orizzontale) e soggetto soltanto all'azione [...] di gravità, l lunghezza del filo, ϑ anomalia rispetto alla verticale n per O), alla derivata temporale del momento della quantità di moto della massa rispetto a O, cioè alla derivata temporale di ml2(dϑ/dt), ottenendosi: (d2ϑ/dt2)+ (g/l)sinϑ=0. L ...
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punto
punto [Der. del lat. punctum "puntura, forellino", dal part. pass. punctus di pungere "pungere"] [LSF] (a) Ente geometrico che non ha estensione in nessuna delle dimensioni dello spazio e che pertanto [...] (quando il segno ╳ è usato per il prodotto vettoriale); (d) apposto in alto sul simb. di una grandezza, ne indica la derivata ordinaria prima, assai spesso la derivata prima rispetto al tempo; se i punti sono due, orizzontalmente, si tratta della ...
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fusione
fusióne [Der. del lat. fusio -onis, dal part. pass. fusus di fundere propr. "versare", poi "fondere"] [FML] Transizione di fase dallo stato solido a quello liquido: v. fusione; per gli aspetti [...] la cosiddetta f. fredda (v. oltre). ◆ [FTC] [TRM] F. a cera persa: antichissima tecnica di f., dalla quale è derivata la moderna tecnica della microfusione (←); consisteva nel formare un modello di cera dell'oggetto da riprodurre per f., intorno a un ...
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Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale [...] grafica ς (➔ stigma) rimase tuttavia per indicare il numero 6. Nell’alfabeto latino la forma dell’f minuscola è derivata in epoca tardoromana da quella dell’F maiuscola. Nella scrittura moderna minuscola si fusero i due tratti orizzontali formando un ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.