DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] ; si ricorda in particolare un arazzo recante il Ritrattodi Ferdinando IV di Borbone in abiti dagranatiere (Napoli, Museo di Capodimonte), derivato da un dipinto di Francesco Liani del 1770. Nel 1777 il D. siglò e datò due paramenti di uguale formato ...
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MORETTI LARESE, Eugenio
Francesco Franco
MORETTI LARESE, Eugenio. – Nacque a Venezia nel 1823, secondo quanto risulta da un censimento demografico del 1857 (Lugato, 2003, p. 771). Il nome dei genitori [...] s.); nei medaglioni di una sala verso il giardino affrescò il tema dell’Aurora, opera di impianto essenzialmente neoclassico, derivato dalla scuola francese, con suggestivi effetti di luce nei panneggi (ripr. in Pavanello, 2003, p. 474). Nello stesso ...
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VALORI, Filippo
Vincenzo Caputo
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1496 da Niccolò di Bartolomeo di Filippo e da Ginevra Maria Lanfredini.
Il padre fu esponente di spicco dell’aristocrazia fiorentina, a [...] giunta ma da una precedente ‘prima stesura’ non rinvenuta, Riccardo Fubini (2005) ha affermato: «Niccolò Valori aveva dunque derivato il testo offerto a Leone X da una preesistente e inedita redazione volgare di anni ormai lontani [probabilmente del ...
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BARSEGAPA, Pietro da
Eugenio Ragni
Rimatore lombardo vissuto nella seconda metà del sec. XIII; fu autore di un'opera poetica a carattere didattico, da lui stesso chiamata Sermone.
Una sola, pur se ben [...] o poteva anche avere dinanzi in altro codice. Da quel manoscritto, non necessariamente in linea diretta, sarebbe poi derivato il codice Braidense a noi pervenuto, nel quale il copista avrebbe incorporato i versi del Libro direttamente nel Sermone ...
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PARUTA, Niccolo
Martin Rothkegel
PARUTA, Niccolò. – Nacque probabilmente negli anni Venti o all’inizio degli anni Trenta del Cinquecento dal ricco cittadino veneziano Gian Giacomo Paruta, che a quanto [...] con le dottrine dei Fratelli polacchi, che restavano fedeli al principio della divinità di Cristo, anche se in senso derivato, e di conseguenza al dovere di adorarlo, mentre erano invece condivise dall’unitariano polacco-lituano Szymon Budny e dalla ...
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RABBENO, Ugo Raffaele
Manfredi Alberti
RABBENO, Ugo Raffaele. – Nacque a Reggio Emilia il 28 ottobre 1863 da Aronne e da Virginia Norsa, entrambi di famiglia ebraica. Il fratello maggiore, Angelo Massuadam [...] anno si recò in Inghilterra presso il Royal Colonial Institute per uno studio sulle colonie inglesi, da cui sarebbe derivato un volume, pubblicato postumo nel 1898, La questione fondiaria nelle grandi colonie dell’Australasia, a cura di Achille Loria ...
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LICOPOLI, Gaetano
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque ad Acquaro, comune di Cosoleto in Calabria Ultra, il 3 ag. 1833 da Giuseppe, medico, e da Rosaria Galatti. Dopo una prima istruzione ricevuta dal [...] . Delpino, secondo la quale tutta l'anatomia dell'organismo vegetale può essere idealmente interpretata considerando ogni organo derivato da una forma primordiale fogliare. A sostegno di questa tesi il L., nella memoria Sulla metamorfosi delle piante ...
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Nacque a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 16 nov. 1884 da Luigi e Maria Carpani. Dopo una prima laurea in legge, conseguita a Roma nel 1904, si appassionò alla storia dell'arte laureandosi nel 1908 [...] l'azione del poliedrico mecenate Alvise Corner avrebbe contribuito all'afferinazione di G.M. Falconetto, architetto da cui sarebbe derivato in un certo senso il classicismo del Palladio, equivalente prestigioso in architettura dei Veronese. Per il F ...
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BENELLI, Giuseppe
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Nacque a Pesaro il 7 genn. 1889. Compiuti gli studi presso l'Istituto tecnico industriale di Fermo, rimasto orfano del padre, nel 1911 impiantava a Pesaro una piccola officina meccanica [...] fasi alle valvole avviene tramite una serie di ingranaggi posti verticalmente in un apposito carter; il moto viene derivato da un ingranaggio calettato sull'albero motore, mentre diversi ingranaggi intermedi assolvono la funzione di trasmettere il ...
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INAMA, Vigilio de (la particella nobiliare fu gradualmente abbandonata)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Trento il 2 dic. 1835, quartogenito del nobile Vigilio, magistrato, e di Carlotta Martini [...] del celebre glottologo G.I. Ascoli, suo collega all'Accademia, introdusse il concetto di un aoristo "terzo" derivato dal sanscrito), e Prospetti della coniugazione regolare dei verbi greci (Milano 1873, e Prospetti della coniugazione regolaredei ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.