CORNAZZANO, Bernardo da
Giancarlo Andenna
Nacque tra il 1160 ed il 1170 ed appartenne alla potente famiglia vassallatica della Chiesa di Parma, destinata a guidare le sorti di numerosi Comuni italiani [...] da alcuni suoi membri.
Le origini della famiglia sono state studiate in modo incompleto dal Pochettino, il quale propose la derivazione dei Cornazzano di Parma (che non devono essere confusi con l'omonima famiglia di Piacenza) da un ramo cadetto dei ...
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RINYO-CLACTON, Civiltà di
A. Palmieri
Nome convenzionale dato a una facies della civiltà preistorica nelle Isole Britanniche. Esso circoscrive uno degli aspetti culturali che ivi si delineano nella [...] il Piggott ha definito "Neolitici Secondari", in quanto proprî di gruppi locali di cacciatori-pescatori di derivazione mesolitica, i quali avrebbero assimilato tradizioni delle comunità agricole intrusive ("Neolitico Primario") stabilitesi in loro ...
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Iperione
Clara Kraus
Uno dei Titani, figlio di Urano e della Terra, padre di Elios, il Sole. Il nome compare in Pd XXII 142 entro una perifrasi intesa a indicare il sole, di cui D. nel cielo stellato [...] riesce a sostenere la vista: L'aspetto del tuo nato, Iperïone, / quivi sostenni. La terminologia è di chiara derivazione ovidiana (il Sole è detto " Hyperione natus " in Met. IV 192 e 241; citazione che è ripresa da D. in Ep III 7). ...
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Che si riferisce alla pressione nel generico punto d’una massa fluida. Pozzo p. (o vasca di oscillazione) Opera idraulica che si inserisce lungo le condotte in pressione per smorzare gli effetti dei colpi [...] è particolarmente intenso. Negli impianti idroelettrici ad alta caduta il pozzo p. (a in fig.) è posto tra la galleria di derivazione b, e la condotta forzata c ed è costituito da una condotta verticale con sbocco all’aria libera; il suo scopo è ...
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Giuliano l'Apostata
Secondo un'ipotesi avanzata dal Bergmann (citato in bibl.), l'ombra di colui / che fece per viltade il gran rifiuto (If III 59-60) sarebbe quella dell'imperatore romano G. l'Apostata [...] (nato a Costantinopoli il 331 d.C., acclamato Augusto nel 360, morto in Persia nel 363), che avrebbe rifiutato la derivazione divina e cristiana dell'Impero. La supposizione, tuttavia, non ha alcuna base concreta, ed è oggi umanimemente ricusata dall ...
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La registrazione, per mezzo dell’elettrocardiografo, delle correnti d’azione del cuore. In condizioni patologiche l’e. può fornire precise indicazioni diagnostiche, soprattutto nei disturbi della conduzione [...] polo positivo al braccio destro (VR), a quello sinistro (VL) e infine alla gamba sinistra (VF). Anche le derivazioni precordiali sono sei: si ottengono collegando il polo negativo dell’apparecchio all’elettrodo centrale terminale e quello positivo a ...
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Filologo tedesco (Regenwalde, Pomerania, 1851 - Gottinga 1914), prof. nelle univ. di Kiel, Rostock, Strasburgo e Gottinga; socio straniero dei Lincei (1910). Diede famose edizioni delle tragedie di Seneca [...] Plautinische Forschungen, 2a ed. 1912). Per primo L. ricostruì il testo originario di Plauto, propose il problema della derivazione della metrica dei cantica plautini dalla lirica ellenistica e delle relazioni con i modelli greci della commedia nuova ...
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Economista statunitense (n. Alameda, California, 1920), prof. di economia nelle univ. del Maryland, di Princeton e quindi di Stanford. La sua più importante opera, scritta in collaborazione con E. S. Shaw [...] 1965), ha costituito le basi per i successivi sviluppi della teoria finanziaria, avendo inserito l'analisi monetaria, di derivazione keynesiana, in una più ampia teoria del finanziamento, che abbraccia sia i molteplici strumenti finanziarî (anche non ...
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Solutreano Industria litica del Paleolitico superiore, diffusa nel Sud-Ovest della Francia, in Spagna e in Portogallo, dove succede al Gravettiano e precede il Maddaleniano, tra circa 22.000 e 17.000 anni [...] di Solutré (Saône-et-Loire). L’origine del S. è ancora dibattuta; tra le varie ipotesi vi sono una derivazione dal Gravettiano occidentale o una provenienza alloctona dall’Europa nord-orientale. Tra le manifestazioni artistiche della civiltà s. vi ...
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FISIOCRATICI
Gino Luzzatto
Il sistema fisiocratico, che dal maggiore fra i suoi rappresentanti, Francesco Quesnay, era stato designato dapprima col nome di sistema agricolo o di dottrina dei filosofi [...] terra, e anzi dei vantaggi economici e sociali della grande proprietà.
Strettamente connessa con questo ideale agrario e in parte derivata da esso è la dottrina sociale dei fisiocratici, che si fonda bensì, come si è detto, sull'ordine naturale", ma ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.