L'Ottocento: biologia. La teoria cellulare
François Duchesneau
La teoria cellulare
Nel XIX sec. la teoria cellulare assume una posizione di primo piano in tutti i programmi di ricerca morfologici e [...] è la struttura su cui si basa il principio di totalità; l'organismo globale non è che un tutto derivato, costituito a partire da un'associazione di cellule strutturalmente e funzionalmente diversificate. Se le parti elementari viventi dipendono dall ...
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ecista
Nell’antica Grecia, capo di una spedizione coloniale. L’e., in genere di famiglia nobile o regia, partiva verso la nuova terra dopo aver consultato un oracolo. Di regola, quando una colonia voleva [...] fondare una sottocolonia, chiedeva l’e. alla madrepatria. Nella più alta antichità, molti degli e. sono figure mitiche, scelte per tradizione locale o familiare di culto o per tarda derivazione eponima. ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] 1868) al politecnico di Stoccarda. La sua opera più nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò Shakespeare e il Faust di Goethe (Goethe's Faust. Neue Beiträge zur Kritik des Gedichts, 1875), e ...
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Teologo gesuita (Almazán 1512 - Roma 1565). Unitosi a s. Ignazio a Parigi (1533), fu con A. Salmerón il più dotto tra i nove compagni ignaziani e teologo al Concilio di Trento. Quivi, in qualità di legato [...] riguardanti la giustificazione e la definizione del dogma sacramentario; nella terza riunione (1562), formulò la dottrina della derivazione della potestà episcopale dal papa. Successe a s. Ignazio, prima come vicario generale, quindi (dal 1558) con ...
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Rimatore (n. Treviso 1290 - m. dopo il 1348). Laureatosi a Bologna, insegnò diritto nello Studio della sua città natale (1318) e ricoprì incarichi politici. Il suo canzoniere (in gran parte contenuto in [...] codice ritrovato a Siviglia nel 1955, pubbl. col tit. Canzoniere sivigliano a cura di M. S. Elsheikh, 1973) comprende 5 canzoni e circa 440 sonetti; vi fanno spicco, più che le composizioni di derivazione stilnovistica, quelle di argomento politico. ...
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MINARETO (in arabo manārah "faro")
Ernst Kühnel
Denominazione usata nel mondo islamico per le torri in genere, particolarmente poi per le torri di moschea, dall'alto delle quali il muezzin richiama, [...] in modo così esclusivo, come lo farebbe supporre l'accezione europea della parola minareto. Quali siano i rapporti di derivazione tra i minareti e i campanili cristiani è questione assai controversa, data l'incertezza che ancora esiste sui prototipi ...
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Fase del procedimento amministrativo nella quale si accertano i fatti e si acquisiscono gli interessi, pubblici e privati, oggetto di valutazione da parte della pubblica amministrazione ai fini dell’adozione [...] 241/1990, accanto a una regolazione generale dell’istruttoria procedimentale, basata su principi di derivazione giurisprudenziale, esistevano leggi di settore che disciplinavano singoli procedimenti amministrativi (espropriazione per pubblica utilità ...
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PESCAGLIA
Augusto Mancini
. Paese della Toscana in provincia di Lucca con 730 abitanti, situato a 475 m. s. m., tra il M. Piglione (1232 m). e l'Alpe di Pescaglia (1093 m.). La popolazione del comune [...] , era di 6378 abitanti nel 1931.
Pescaglia (lat. Piscalia, prob. "luogo di pesca", "peschiera", ma non può escludersi la derivazione, più consona al luogo, da Pascualia) è ricordata per la prima volta in carte dell'800. Feudo dei Rolandinghi, nella ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] di Apollo dello Scasato dal quale provengono due torsi fittili di figure maschili e varie teste che denotano una chiara derivazione lisippea, del III sec. a. C. Quanto ormai la decorazione frontonale fosse vicina all'arte greca ma nello stesso tempo ...
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In base alla loro formazione, gli avverbi possono essere suddivisi in tre categorie.
1. Avverbi semplici: hanno una forma autonoma che non deriva da nessun’altra parola
subito, laggiù
2. Avverbi composti: [...] a un’altra parola. In genere si tratta dei suffissi:
– -mente nei casi di derivazione da un aggettivo
lontano ▶ lontanamente
– -oni nei casi di derivazione da un nome o da un verbo
gatto ▶ gattoni
tentare ▶ tentoni.
Il suffisso -mente ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.