KOSMAS (Κόσμας)
L. Guerrini
Mosaicista greco, del V-VI sec. d. C., noto per aver firmato in caratteri greci insieme a Georgios (v.) il pavimento dell'atrio della chiesa di S. Anastasia ad Arkassa (antica [...] comune in questo periodo; predominano i motivi geometrici; più rari sono quelli vegetali e figurati, di derivazione orientale, specialmente siriaca. Costituivano motivi decorativi anche varie iscrizioni, per lo più versetti biblici, lodi alla ...
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VAL DEMONE
Vincenzo Epifanio
. È una delle circoscrizioni in cui troviamo divisa la Sicilia per una parte del Medioevo e per tutta l'età moderna, sino al 1812. Si stendeva nella regione nord-occidentale [...] .
L'uso, fondato sui documenti, permise il doppio genere (il Vallo e la Valle; cfr. Mazara del Vallo) con evidente derivazione per il maschile da vallum latino e per il femminile da vallis: ma, specialmente in senso di "provincia" (v. in fine ...
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Filosofo e teologo olandese, nato nel 1665 a Andlahuizen presso Boolsvvard nella Frisia occidentale. Nel 1701 era professore di filosofia e nel 1713 di teologia a Franecker, dove morì nel 1727. Fu un appassionato [...] 1719, ma soprattutto nel Cartesius verus Spinozismi eversor; Franecker 1719) l'interpretazione che voleva conciliarlo collo spinozismo, considerando quest'ultimo come una sua derivazione: mentre egli avvicinava piuttosto lo spinozismo allo stoicismo. ...
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Compositore, nato a Madrid il 28 ottobre 1879. Studiò al conservatorio di Madrid. Figura caratteristica fra i musicisti spagnoli moderni, è autore di un gran numero di opere teatrali, poemi sinfonici, [...] corali e da camera. È professore di armonia al conservatorio di Madrid e fondatore o membro di diverse organizzazioni di musica da camera. Nella vita musicale della Spagna d'oggi egli rappresenta la tendenza romantica di derivazione germanica. ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] indicate con le sigle V₁, V₂, V₃, V₄, V₅ e V₆. Confrontando i tracciati ottenuti da tutte e sei queste derivazioni, si ottiene un quadro composito dell'attività elettrica del cuore che può rivelare una eventuale anomalia più facilmente di quanto si ...
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MANCINI, Domenico
Francesco Sorce
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, attivo in area padana all'inizio del secondo decennio del XVI secolo.
L'unica sua opera nota è una [...] e datata 1511, attualmente conservata nel duomo di S. Sofia a Lendinara. Il dipinto, pur essendo in larga parte di derivazione, non ha mancato di richiamare l'attenzione della critica, che ne ha da sempre riconosciuto, forse con enfasi eccessiva, l ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La monetazione
Laura Buccino
La monetazione
Le prime monete sono documentate in Magna Grecia e in Sicilia dalla seconda metà del VI sec. a.C. Le colonie [...] rovescio dello stesso simbolo del dritto, ma in negativo. Le poleis della Magna Grecia adottarono il sistema ponderale di derivazione corinzia, basato sull’unità di misura chiamata statere (8 gr). Ogni città faceva imprimere sul tondello la propria ...
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grammatica
grammatica in informatica teorica, termine che designa una struttura formale per un linguaggio L in grado di generare tutte e sole le stringhe del linguaggio. Per questo si parla di grammatica [...] nella generica regola α → β, si ha α ∈ V + e β ∈ V *, dove con V si è indicato AN ∪ A.
Si dice derivazione diretta generata dalla grammatica G una relazione definita in V * e indicata con
così definita: se φ e σ appartengono rispettivamente a V + e ...
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COSTA, Giovanni Battista
Angelo Mazza
Pittore milanese, attivo nella seconda metà del secolo XVII. Non si conoscono notizie biografiche e le uniche opere sicuramente autografe a noi note sono: S. Pietro [...] chiesa di S. Pietro Martire a Seveso, il Martirio di un Santo della chiesa di S. Eufemia a Novara (firmato e datato 1678), derivazione dal Martirio di s. Marco di Daniele Crespi che si trova nella chiesa di S. Marco a Novara, e la tela raffigurante S ...
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Vedi ANTONIO dell'anno: 1958 - 1994
ANTONIO (v. vol. I, p. 445)
K. Fittschen
L'iconografia del triumviro Marco A. rimane incerta nonostante gli intensi sforzi compiuti in varî studi, anche recenti. Se [...] quadro che ne risulta è addirittura sconsolante: nessuna delle immagini citate, infatti, ha con le altre un rapporto di derivazione (contrariamente a quanto avviene nel caso di eminenti personalità dell'epoca: cfr. l'iconografia di Pompeo, Crasso e ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.