Pittore (Venezia 1430? - Ascoli Piceno 1494/1495). Formatosi a Venezia a contatto con le botteghe dei Vivarini e di J. Bellini, si avvicinò poi all'ambiente tardo-gotico dello Squarcione. Fu a Zara (1459-60 [...] , dal polittico di S. Silvestro di Massa Fermana (1468) alle opere tarde. Nonostante un senso decorativo di evidente derivazione tardogotica, le sue opere rivelano un carattere moderno, una razionalità di forme inserite nello spazio, che egli dovette ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. [...] , che è certo più primitivo dell'ippopotamo comune, ed è a muso più corto, si noti, ha seni che non ha la forma derivata a più grandi dimensioni. Nelle Platirrine hanno seni le forme più basse del sistema, non li hanno le elevate. Nei Lemuri ha seni ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] con vocale semplice e [e] / [ɛ] e o [o] / [ɔ] in sillaba atona oppure in sillaba tonica chiusa. Come esempio, si considerino i processi di derivazione e alterazione cuò-re → ac-co-rà-re, ruò-ta → ro-tà-ia, uò-mo → o-mì-no, uò-vo → o-vét-to e le voci ...
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CLA(UDIUS) SATURNINUS
G. Bordenache
Scultore provinciale attivo nella Dacia Superior in un periodo non precisabile, verosimilinente la fine del II, inizio del III sec. d. C.
Ci ha tramandato la sua [...] nella Colonia Ulpia Traiana Sarmizegetusa e conservata oggi nel museo di Deva (Romania). Si tratta di una rozza e povera derivazione da un prototipo celebre dell'arte greca, la cosiddetta Venere Genitrice, così diffusa in età romana. Nella traduzione ...
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EUDOSSO (Εὔδοξος)
G. Sena Chiesa
Geometra e astronomo greco, di Cnido, vissuto nella prima metà del IV secolo a. C.
Dell'iconografia di E. resta un rilievo estremamente frammentario, conservato al Museo [...] in avanti. Manca la testa. Sul sedile è inciso il nome dello scienziato. Nonostante lo stato frammentario, si può dedurre la derivazione del rilievo da un prototipo statuario o dipinto della fine del IV sec. a. C.
Bibl.: K. Schefold, Die Bildnisse ...
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cervice
Napoleone Eugenio Adamo
. Il vocabolo, che designa la parte posteriore del collo, in Pg XI 53 s'io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma, va inteso incorporato
e come [...] Omberto Aldobrandeschi.
Per l'espressione scritturale " dura cervix " (Ex. 32, 9 ecc.) a indicare superbia ostinata, e per la supposta derivazione dell'espressione dantesca dall'oraziano " indomita cervice feros " (Epist. I III 34), v. DOMARE. ...
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infinitesimale, anàlisi (o càlcolo) Parte della matematica (detta anche semplicemente analisi matematica) i cui metodi e sviluppi sono fondati sull'operazione di passaggio al limite. Suoi iniziatori sono [...] suddivide in due branche principali: l'analisi (o calcolo) differenziale e il calcolo integrale, fondati rispettivamente sull'operazione di derivazione e di integrazione. L'approccio dell'a.i. ha dato origine a vari rami della matematica, tra cui la ...
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Botanica
Diagramma fiorale e. Quello costruito in base a quanto si osserva effettivamente. Per es., nel diagramma e. delle Iridacee si segna un solo ciclo di stami e precisamente quello contrapposto ai [...] così un diagramma identico a quello e. delle Gigliacee; con tale diagramma teorico si vuol indicare una derivazione filogenetica del fiore delle Iridacee da un fiore del tipo delle Gigliacee.
Filosofia
Nel linguaggio filosofico indica ciò ...
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Autore e impresario italiano di riviste e commedie musicali (Trieste 1919 - Roma 2006). Lavorò in coppia con S. Giovannini, con il quale formò la sigla più brillante e fortunata dello spettacolo leggero [...] da un esile filo conduttore. Solo nel 1952, con Attanasio cavallo vanesio, avvenne il passaggio alla commedia musicale, di derivazione americana, ma per lo più italiana nelle ambientazioni e nei personaggi. Fra le più memorabili, ricordiamo: Giove in ...
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WATT-METRO
Bruno Pontecorvo
È uno strumento di misura atto a determinare la potenza elettrica; generalmente il valore della potenza da misurare viene indicato in watt, sopra un'apposita scala.
Descriviamo [...] bobina a (bobina amperometrica), di resistenza piccolissima, in serie, e l'altra bobina b (bobina voltmetrica), di resistenza r grandissima, in derivazione tra gli estremi A e B di una linea, percorsa da corrente i, e nella quale quindi la potenza in ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.