Fracastoro, Girolamo
Medico e filosofo italiano (Verona 1478 - Incaffi 1553). Scrisse di astronomia, di filosofia, di poetica e soprattutto di medicina. Il suo pensiero e la sua opera si caratterizzano [...] la dottrina del contagio animato (concetto, questo, che non poteva essere spiegato sulla base della dottrina umorale di derivazione ippocratica) ed esprime chiaramente l’idea che esso derivi da corpuscoli viventi (seminaria prima) trasmissibili da un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] anzitutto che, per il teorema del punto fisso, esiste un enunciato φ tale che:
a) S⊦φ↔¬PrT(⌈φ⌉).
1) Supponiamo che T⊦φ. Allora esiste una derivazione di φ in T, dunque per un certo k si ha S⊦ProvT(k,⌈φ⌉), per cui S⊦PrT(⌈φ⌉). Da ciò per (a) segue S⊦¬φ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riforma baconiana della filosofia naturale esercita una profonda influenza sulla scienza [...] magica e alchimistica, ritenuti vere e proprie mistificazioni basate su un empirismo acritico e su nozioni mitiche di derivazione classica, come quella di “spirito del mondo”. D’altro canto, Bacon difende un’immagine “riformata” della magia che ...
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DELLA STUFA, Ugo (Lotteringhi, de' Lotteringhi)
Roberto Barducci
Nacque a Firenze da messer Lotto (o Lotteringo) di Cambio. Sua madre non era Vianese di Casino de' Monaldi, come indicano invece tutte [...] notarile.
Nei documenti il D. è ricordato di solito come Ugo de' Lotteringhi, e solo raramente con il cognome, di derivazione toponomastica, "de la Stufa", che si affermerà, però, nella cognomizzazione dei suoi discendenti. Ci sfugge il suo corso di ...
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Fattori, Giovanni
Pittore (Livorno 1825 - Firenze 1908). Dopo un primo apprendistato presso il pittore livornese Giuseppe Baldini, alla fine del 1846 giunse a Firenze iscrivendosi all’Accademia di Belle [...] torinese Andrea Gastaldi. La metà degli anni Cinquanta lo vide impegnato nella realizzazione di opere di argomento storico e di derivazione letteraria, ma nel 1859 le vicende belliche, con la fuga da Firenze del granduca Leopoldo II e la presenza ...
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inretire
Vincenzo Valente
L'idea della ‛ rete ', cioè di un impedimento in senso figurato, da cui l'anima può essere trattenuta o liberata, ricorre in Pg XXI 76 Ornai veggio la rete / che qui vi 'mpiglia [...] illaqueatus in rete ", traduce efficacemente Benvenuto.
Il verbo, che D. usa anche in latino, è di derivazione classica e specialmente ciceroniana: " Stoici... disputationum suarum atque interrogationum laqueis te irretitum tenerent " (De Orat. I ...
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collocare
Andrea Mariani
. Latinismo (colloco, cioè cum e loco): " porre accanto ", con implicita un'idea di confronto. Unico esempio in Pd XXVIII 21 quale stella par quinci più poca, / parrebbe luna, [...] fra stella e stella per confrontarne la grandezza. L'intera frase, più che di origine matematico-geometrica, è di derivazione astronomica: sono gli astronomi che confrontano la luminosità delle stelle, incominciando da quelle più vicine tra loro. ...
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LIBERALISMO (XXI, p. 36)
Giovanni CASSANDRO
Negli anni che seguirono al 1870 il liberalismo europeo parve in declino non soltanto come movimento politico, costretto quasi sempre alla difensiva di fronte [...] al romanticismo morboso che aveva già fatto le sue prove nella prima metà del secolo e che in codesta sua derivazione o rinnovamento è stato definito attivismo. Con sempre maggiore fortuna contendevano il campo al liberalismo il socialismo e il ...
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Commediografo e romanziere milanese, nato il 19 febbraio 1868 e morto il 29 novembre 1912. Fu una delle più significative figure d'artisti, sulla soglia tra il secolo decimonono ed il ventesimo. Venuto [...] , borghese e psicologica, la tranche de vie dei commediografi d'oltralpe, il B. parve compiere, sotto un'evidente derivazione ibseniana, un idealistico tentativo di teatro di pensiero contro le angustie d'un teatro che mirava a rappresentare la vita ...
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Nato a Château-Salins nel 1849; morto a Parigi nel 1888. Insegnò dapprima nell'École des Hautes-Études, quindi alla Sorbona dal 1883 sino alla morte. Si fece presto conoscere con uno scritto sulla Formation [...] Floovante, vetustiore gallico poemate et de merovingo cyclo, ecc.) della quale alcune tesi resistono tuttora (per es., la derivazione di Floovant da Hlodoving, Chlodoving, cioè: "della stirpe di Clodoveo"), dopo i legittimi dubbî sollevati dai nuovi ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.