SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] mensa accanto al marito. In realtà le figure femminili alternate sulle klìnai a quelle maschili sono senza dubbio un motivo di derivazione corinzia e attica ma, mentre là si trattava di etère, qui è oltremodo probabile che tali figure debbano essere ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] di G. risalente al III sec. (una più precisa datazione è controversa), ci mostra un tipo barbato di derivazione chiaramente ellenistica. In età imperiale, specialmente da Traiano ad Antonino Pio, più frequente appare nella monetazione il tipo Giove ...
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Brouwer
Brouwer Luitzen Egbertus Jan (Overschie, Rotterdam, 1881 - Blaricum, Olanda Settentrionale, 1966) matematico e filosofo olandese. Nel 1912 divenne membro della Reale accademia olandese delle [...] mentali. Queste trovano il loro fondamento ultimo in due irriducibili intuizioni, di carattere temporale e di derivazione kantiana, che, in prima approssimazione, possono essere descritte come: il deterministico succedersi dei numeri naturali e ...
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BIERTAN
D. Adamesteanu
Località della Transilvania, vicino a Medias, cioè, in antico, nella Dacia Apulensis.
Conosciuta per la scoperta di un donarium cristiano nel 1775, più volte menzionato nella [...] 'anello conservato nella parte inferiore della tabula, per mezzo di un filo, pendeva il chrisma chiuso in un cerchio, derivazione questa da altri donaria già conosciuti dagli scavi di Pompei e di Ercolano. È una tra le più importanti testimonianze ...
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PONTIOS (Ποντιος)
L. Guerrini
1°. - Scultore ateniese; appartenne alla corrente neo-attica (v. neoaticismo), noto per aver firmato (Πόντιος ᾿Αϑηναῖος ἐποίει) un grande rhytòn in marmo pentelico, rinvenuto [...] da schemi della fine del V sec. a. C. (v. Menadi; Kallimachos). L'opera di P., eseguita probabilmente ad Atene, denota una derivazione da lavori toreutici.
Bibl.: C. L. Visconti, Di un vaso marmoreo in forma di "rhytòn" servito ad uso di fonte nei ...
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algoritmizzazione
algoritmizzazióne [Der. di algoritmizzare "tradurre in algoritmi"] [FAF] [INF] Processo di traduzione in algoritmi di un fenomeno naturale o artificiale, a scopo conoscitivo o normativo. [...] tanto che B. Russel e A.N. Whitehead proposero addirittura un'a. della matematica, quale metodo più rigoroso di derivazione logica dei teoremi della matematica a partire dagli assiomi: ogni teorema dovrebbe, secondo questo programma di lavoro, essere ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] (v.), il quale è applicato con sì grande favore nelle costruzioni romane. Non è da escludere l'ipotesi che dalla porta ad arco siano derivati gli archi trionfali romani; per esempio, l'arco di Augusto a Rimini, innalzato nel 27 a. C., ha in sé alcuni ...
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Negli ultimi venti anni la domanda di e. e. ha continuato ad aumentare nel mondo con un ritmo alquanto maggiore della domanda complessiva di energia. Mentre la produzione complessiva di tutte le fonti [...] , specie in relazione a quest'ultimo. Si può infatti ritenere che il ricorso a impianti alimentati a olio combustibile derivato dal petrolio sarà in futuro assai limitato, per il pregio di questa materia prima e per la maggiore competitività dell ...
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UGONOTTI (fr. Huguenots)
Delio CANTIMORI
Nome dato ai protestanti francesi in genere, e in specie alla loro organizzazione politico-militare durante le guerre di religione in Francia.
L'origine del loro [...] . dell'Inquisizione, Dublino, Trinity College, cod. 1225 [II, 2], fo. 460, 1581). Pare quindi da preferirsi questa tesi, che fa derivare il nome di ugonotti dalla torre di re Hugon o Huguet a Tours, nome spaventoso e terribile a quegli abitanti per ...
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FRONDESCENZA (ted. anche Verlaubung)
Mario Curzi
In senso ristretto, questo termine indica la trasformazione degli organi fiorali in vere foglie (v. fillomania; fillomorfia); in senso lato invece comprende [...] di questo (cloranzia, fillomorfia). In ogni caso si tratta di una metamorfosi regressiva, la quale dimostra la derivazione dei verticilli dei fiori da foglie modificate e adattate alla funzione riproduttiva. Il fenomeno è abbastanza frequente in ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.