CUPPINI, Giuseppe
Gabriello Milantoni
Pittore-architetto, nacque a Ravenna nel 1750 (Martinetti Cardoni).
Ancora molto poco si conosce della sua biografia, così come è assai esiguo il numero delle sue [...] tuttavia, anche ad altri fatti, come sembrano testimoniare, ad esempio, i due bruciaprofumi in S. Maria Maddalena, che sembrano una derivazione piranesiana. Il C. morì in Ravenna nel 1843.
Fonti e Bibl.: Bologna, Accad. di belle arti, Attidell'Accad ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] e molto rappresentata Francesca da Rimini (1817), alle tragedie di C. Marenco, ambientate per lo più in un Medioevo di derivazione dantesca (la più nota fu Pia de' Tolomei, 1837), all'altrettanto popolare Fornaretto di F. Dall'Ongaro (1846), fino ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] più generali, è stato già sottolineato (Tartuferi, 1991, p. 29) come dal grande collega pisano Cimabue abbia derivato la capacità di rappresentare il dramma della Crocifissione in modo indicibilmente sospeso tra dolorosa evidenza reale e astratta ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] del D. è piuttosto difficile. Le Ninfe di Tivoli, infatti, che sono la sua prima commissione, nel loro classicismo e nella derivazione da disegni eseguiti da Pirro Ligorio per un'altra opera presentano già due aspetti che saranno costanti in tutta l ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] che indica il sacro chiodo, in precario stato di conservazione; Vescovo che risana il fabbro con il sacro chiodo, derivazione da S. Conca), quattro pennacchi (Profeti), quattro scomparti nella cupola, olio su muro (ibid., ill. 187-191).
Foligno ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] degli ambienti del piano ultimo. Avulsa dal luogo in cui la facciata era stata concepita, diventa oggi difficile cogliere la derivazione dei nessi da essa stabiliti con il contesto urbano.
Il piccolo edificio, che insisteva su un lotto di forma ...
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MAGATTI, Pietro Antonio
Valerio Da Gai
Nacque a Varese il 20 giugno 1691 quintogenito di Giovan Pietro Nicola, di professione speziale, e Onesta Orrigoni di Biumo Inferiore (Tognola; Giampaolo, 1953, [...] per la cappella del Rosario in S. Vittore a Varese. Il M. optò per un'impaginazione derivata da modelli del classicismo secentesco di derivazione emiliana, come Giacomo Cavedoni e Dal Sole, coniugata però a una sperimentazione espressiva ispirata al ...
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SCHOR, Giovanni Paolo detto Giovanni Paolo Tedesco
Michele Nicolaci
– Nacque a Innsbruck, come Johann Paul, il 27 giugno 1615 (Lutterotti, 1936, p. 263; errata è la data 1609 riportata da Pio, 1724, [...] all’intervento in S. Caterina, e mostra il passaggio dalla prima maniera acerba, connotata da rigidezze formali di derivazione nordica, alla più convinta adesione ai modelli di Pietro Berrettini da Cortona, evidenti nella tavolozza schiarita e nella ...
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FABIETTI, Ettore
Rossano Pisano
Nacque a Cetona (Siena) il 20 dic. 1876 da Luigi e da Margherita Tosoni. Terzo di sette figli, pur avendo precocemente manifestato un vivo interesse per lo studio, fu [...] si volgeva ormai a conquistare non tanto i ceti operai, ma quella piccola borghesia impiegatizia da cui il fascismo derivava il suo consenso di massa. Non meraviglia, dunque, che la sua fede socialista andasse, nel frattempo, affievolendosi, fino a ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] , del cristallo inciso. È, qui una sensibilità precisa della materia trattata; gli evidenti richiami a motivi di derivazione già vagamente "manieristica", le inflessioni, anzi le citazioni puntuali dagli amici venerati Raffaello e Michelangelo (il B ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.