FASOLO, Vincenzo
Antonino Terranova
Nacque a Spalato, allora sotto dominio austriaco, il 5 luglio 1885, da Michelangelo e Andreina Allujevich. Il padre insegnò chimica in varie città italiane; quando [...] e G. Giovannoni, con i quali in seguito collaborò e dai quali desunse un metodo storiografico di derivazione positivista e nel contempo una maniera progettuale visionaria, romanticamente inventiva sulla base di materiali stilistici della tradizione ...
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CARNEVALE, Pietro
Gianfranco Spagnesi
Nato a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) nel 1839, della sua formazione culturale si sa solo che iniziò come intagliatore in legno e poi a Roma, studiò presso l'architetto [...] eclettica dominante e la tradizione romana. Il C., per parte sua, cerca di innestare alcuni sintagmi di derivazione purista e toscaneggiante (in specie l'arco su colonne) sugli schemi organizzativi delle facciate sangallesche romane, nel tentativo ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] dei '500 al primo decennio del '600. Entro il breve periodo, sebbene sia innegabile "una continuità di discorso... sempre di derivazione sanmicheliana" (ibid., p. 213), almeno fino a circa il 1630, acutamente il Gazzola, in un suo saggio fondamentale ...
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CAPRIS, Gaspare
Angela Dillon Bussi
Nacque quasi certamente nell'ultimo ventennio del sec. XV, da Stefano e da Ginevra (o Valenza) Balbiano, secondo alcuni a Torino; ma più probabilmente a Vercelli, [...] Astensis". Gerolamo Bulgaro fu incaricato di prendere in propria mano la sede al fine di evitare gli scandali che potevano derivare dalla sua vacanza. La conferma papale seguì solo alcuni mesi dopo.
Nello stesso anno (24 agosto) il C. riceveva da ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] .
Fin da queste prime prove è evidente la complessità della formazione viennese dell'artista. Nei ritratti è indubbia la derivazione dalla corrente realistica tedesca. "Nella pennellata breve e densa di colore e nei sapienti guizzi di luce è da ...
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LELLI (Lelio), Giovanni Antonio
Cecilia Mazzetti di Pietralata
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita, collocabile intorno al 1594, di questo artista attivo a Roma nella prima metà del Seicento.
Sposò [...] una sola volta fiorentino e di cui si ignorano altri dati. Del L. è ampiamente attestato il cognome, o la sua derivazione Lelio: con essa compare negli Stati delle anime degli anni 1632, 1634 e 1635 e, nella formula latinizzata "Laelius", in alcune ...
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MANFREDI, Paolo
Maria Pia Donato
Nacque a Camaiore, nella Repubblica di Lucca, il 15 ott. 1640, da Vincenzo, milite, e da Anna Paoli di Lazzaro.
Molti biografi lo dicono figlio dello speziale Antonio, [...] nella prima metà del XVII secolo, agitava la medicina di impronta galenica sotto le suggestioni di filosofie chimiche di varia derivazione sulle proprietà dei medicamenti e sulle "qualità occulte" dei "veleni".
In realtà non si sa come e quando il M ...
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AMOROSI, Antonio
Carla Guglielmi Faldi
Pittore, nato a Comunanza (Ascoli Piceno) nel 1660.
Pressoché smarrita, per la dispersione delle opere, la conoscenza dell'artista, un tentativo di ricostruzione [...] riconosciuta è il Ritratto di Filippo Ricci (firmato) nella collezione Weitzner a New York, che mostra stretti rapporti di derivazione dai modi dello stesso Ghezzi. Della sua produzione di pittura di "storia", persi gli affreschi nel palazzo comunale ...
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ACERBI, Enrico
Alberto Caracciolo
Nato a Castano Primo (Milano) il 25 ott. 1785 da padre chirurgo, iniziò intorno al 1810 la professione medica, che unì ad una frequente applicazione alle lettere, testimoniata [...] medesimo in particolare, e degli altri contagi in generale (Milano 1822).
In essa avanzava l'ipotesi della derivazione delle epidemie da "minuti esseri morbigeni", trasmessi dal corpo del malato, ipotesi che si può considerare anticipatrice delle ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] un'epoca e del punto cui era giunto il mito, pronto per altro ad essere potentemente rilanciato. Il filone illuministico derivava largamente da Voltaire che aveva pubblicato nel 1775 un Eloge historique de la Raison (nell'edizione di Kehl, Voyage de ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.