GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] che si intrecciano sulla volta a vela; due palme sostengono l'arco d'ingresso sulle quali sono figure di putti di derivazione borrominiana.
A partire dal 1677 il G. tornò a lavorare in S. Maria in Trivio per occuparsi della ristrutturazione della ...
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FERRAIOLI (Ferrajoli), Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 15 dic. 1846 da Giuseppe (fu creato marchese di Fflacciano), e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana. Oltre a due [...] alla fine di marzo, il F. sosteneva che le dottrine politiche presenti nell'Italia contemporanea, tutte di derivazione francese e diffuse da letterati, erano state connotate da fortissime caratterizzazioni ideologiche che le rendevano troppo astratte ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] una cesura con il proprio passato.
La produzione del decennio 1946-56 si caratterizza per il gusto neocubista di derivazione picassiana, con plastiche in cui gli aggetti e le rientranze sono sottolineati da smalti in toni a netto contrasto, volti ...
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DE CRISTOFORIS, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 20 ott. 1824, primogenito di nove figli, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota.
Il padre, figura di spicco nell'ambiente culturale [...] in ciò risiedeva anche una delle cause del suo avvicinamento al Piemonte) subito dopo gli insuccessi del '48. Ne era derivato un saggio che, arricchito dalle esperienze di studio e insegnamento in Francia ed in Inghilterra, avrebbe visto la luce come ...
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FONTANA, Pietro
Giorgio Marini
Primogenito di Giacomo, architetto, e di Elisabetta Crescini, nacque a Bassano del Grappa il 27 marzo 1762 (Bassano, Archivio di S. Maria in colle). La ricostruzione della [...] F. Tadini, Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest'anno 1795 (Venezia 1796), fino all'unica derivazione da una tela canoviana, la Carità, dipinta a Possagno nel 1799, durante il breve rientro in patria dello scultore. Alla ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] ; si trattò di uno degli esempi più significativi di plastica barocca della zona in cui i caratteristici elementi di derivazione romana vengono riproposti con risultati di estrema originalità. Sempre al L. si deve ascrivere la vibrante statua della ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] abbracciate, opera che rivela come le influenze della pittura romana su Palagi si palesino anche in un manierismo di derivazione michelangiolesca, evidente nelle anatomie e nelle posture delle figure; a ciò va aggiunto quel gusto ingresiano che si ...
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TURONE
Tiziana Franco
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore attivo a Verona durante la seconda metà del Trecento e documentato dal 1356 al 1387. Le notizie sulla sua vicenda [...] di Viboldone dichiara la stretta sintonia dei modi di Turone con quei modelli, seppure interpretati con una ‘dignità affabile’ di derivazione emiliana, e spiega le affinità con le forme di Giusto de’ Menabuoi colte da Roberto Longhi (1928-1929, 1968 ...
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GORI, Anton Francesco
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 9 nov. 1691 da Carlo Giacinto e Pellegrina Sacconi, di famiglia agiata. Della sua educazione conosciamo ben poco. Il padre avrebbe voluto che [...] dal G., ben diverso per numero, tipo e forma delle lettere da quello accolto dal Maffei. Altro punto discusso fu la derivazione greca non solo della lingua, ma anche di molti miti etruschi, sostenuta dal G. e avversata dal Maffei, che propendeva per ...
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PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino
Alessandro Nesi
PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino. – Figli del ballerino Giovanni Antonio [...] pp. 300-302) ed eseguito per Francesco Sozzini, coinvolto anche nella committenza di S. Bernardino sotto le Volte. Derivazioni dal Sanzio fiorentino si osservano anche in altre Madonne attribuite a entrambi i fratelli. Una già in collezione Ugurgieri ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.