L'Italia preromana. Sardegna
Fulvia Lo Schiavo
Sardegna
Le scoperte e, conseguentemente, gli studi e le ricerche sull’archeologia della Sardegna sono progrediti negli ultimi 15 anni in modo straordinario [...] di pietra e di marmo, noti nella forma a placca intera e nella versione settentrionale traforata; ambedue appaiono derivare naturalmente dagli idoli a placchetta, mentre restano ancora da definire le relazioni culturali e cronologiche con le forme ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] 'inizio del sec. 9°, accanto alla cornice a elementi ondulati, era in uso un incorniciamento con tralci di palmette, derivato sicuramente da quella. Nella prima metà del sec. 9° i tralci di palmette servivano come giustificazione laterale, come in ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino
Enrico Zanini
Le regioni dell’impero
La grecia
Le testimonianze archeologiche di età bizantina nelle regioni storiche coincidenti in [...] che collegano fra loro edifici residenziali isolati, spesso sviluppati su più piani sul modello delle residenze di pregio di derivazione centro-europea, e un fitto tessuto di piccoli edifici religiosi, spesso a destinazione monastica.
Lo studio dei ...
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Vedi COPIE e COPISTI dell'anno: 1959 - 1994
COPIE e COPISTI
¿ G. Lippold
Copie di capolavori di arte figurata sono state eseguite in tutte le età in cui tali capolavori erano considerati e sentiti come [...] ; così nell'Arco di Galerio a Salonicco, dell'inizio del IV sec., si può notare la raffigurazione dell'οἰκουμένη derivata direttamente dalla figura omonima del rilievo di Archelao, mentre la cosiddetta Penelope è ripresa liberamente nel tipo di una ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] vorrebbe il B. stesso perfettamente raso. La scuola del Gandhāra realizza le masse capillari con ondulazioni regolari di derivazione ellenica. Mathurā, invece, trasforma le onde in riccioli stilizzati, a spirale destrorsa, con l'evidente desiderio di ...
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SHANG, Epoca
A. Tamburello
Si indica con il nome di Shang (o Shang-Yin) il periodo in cui si affermò su una parte dell'attuale territorio cinese una civiltà del Bronzo a carattere urbano (v. cinese, [...] dell'ascendenza neolitica di taluni elementi culturali dell'Età del Bronzo non può costituire la prova della derivazione della nuova civiltà dalle culture neolitiche locali, perché si dovrebbe in tal caso dimostrare lo sviluppo indipendente ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. I Carolingi in Europa
Maria Carla Somma
I carolingi in europa
Con il termine Carolingi si individua la dinastia il cui esponente [...] carolingia ha il suo maggiore sviluppo con consistenti fenomeni di traslazione dei corpi venerati. Alla forma più comune anulare di derivazione romana (ad es., Sant’Emmeram a Ratisbona, S. Lucio a Coira, St.-Denis, St.-Maurice d’Agaune, Ss. Salvatore ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] originaria fu aggiunto un esonartece.
Quel che contraddistingue la scuola serba dalle altre tradizioni architettoniche di derivazione bizantina è l’aspetto esteriore delle chiese, che è invece di matrice dichiaratamente romanica. Gli edifici ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] arcaismo, ma con una sintassi serrata di cui già gli antichi avvertirono l'inscindibile concatenazione compositiva (v. fidia). Una derivazione da questo prototipo è lo s. votivo della battaglia di Arbela nel rilievo di Laurentum; ma qui non si ha ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella penisola italiana: Palermo
Vladimir Zoric
Palermo
Nel corso del III secolo a P. era già largamente introdotto il cristianesimo, come [...] d’Antiochia, famosa per il rivestimento a tappeto di mosaici bizantini a fondo oro, mostra la cupola con tamburo esterno di derivazione siriaca; la contigua chiesa di S. Cataldo (1154-1160), eretta da un altro ammiraglio, Maione da Bari, è articolata ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.