BERENICE I (Βερενίκη)
M. T. Marabini Moevs
Figlia di Lage e di Antigone, sorellastra di Tolomeo I, satrapo d'Egitto.
Andò sposa in prime nozze ad un Filippo macedone, da cui ebbe Magas, futuro re di [...] , il modellato fluido e l'accentuata idealizzazione, caratteri tutti che la allineano fra le opere di chiara derivazione prassitelica.
Monumenti considerati. -
Monete: N. Svoronos, Τὰ νομίσματα τοῦ κράτους τῶν Πτολεμαίων, iii, Atene 1904, tavv. iii ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] la dimora in campagna è ancor sempre il castello. Spesso si hanno esempî di ville ("maison de plaisance") che sono derivazioni in formato ridotto di quelle vaste e imponenti residenze. Solo nel secolo XVIII si sviluppa un tipo apposito per la dimora ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] 'evangelista, a imitazione delle antiche figure di filosofi e di autori. I tipi di rappresentazione più comuni, tutti di derivazione classica, mostrano gli autori a mezza figura entro clipei, in piedi, o seduti allo scrittoio. Il più antico ritratto ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] 3), per es., la parte del testo che concerne la serie dei regni terreni che culminano con gli imperatori romani è derivata da Isidoro, mentre è di Rabano Mauro il commento sulla supremazia del regno eterno di Cristo e la raffigurazione, basata forse ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] il Grande la riproduzione di icone rafforza la pia imitazione di Cristo e dei santi da parte del cristiano. Derivando dall'uso antico di distribuire nell'ampio impero ritratti dell'imperatore con la funzione di surrogati del monarca, la pratica ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] ., lat. 14271, c. 11r; Seznec, 1940, trad. it. p. 189, fig. 67).Oltre alla mancanza di modelli figurativi, la derivazione da più autori o ancora la corruzione dei testi sono all'origine di figure mitologiche a volte quasi irriconoscibili, che possono ...
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Vedi DELO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
DELO (Δῆλος, Delos)
L. Laurenzi
L. Guerrini
Piccola isola delle Cicladi nel mare Egeo, di 6 km di lunghezza e di poco più di 1 km di larghezza; le coste sono [...] sacerdote ateniese e represse i riti licenziosi. A S della terrazza degli dèi stranieri, più vicino all'Inopo, che si riteneva derivato dalle acque del Nilo per via sotterranea, era il santuario degli dèi egizî, onoratissimi a partire dal II sec. a ...
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AVARI
C. Bálint
L'origine degli A. che invasero l'Europa non è chiara, per la relativa scarsità delle fonti, per l'incertezza di molti dati riguardanti sia questa popolazione sia gli altri popoli la [...] ornamenti di cinture maschili; tipici della prima età sono il motivo a granulazione e quello a punto-linea di derivazione bizantina, nonché l'ornamentazione a nastri dentati, di origine ignota, imparentata con quella del II stile animalistico; è di ...
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SIMONE di Filippo
D. Benati
(o dei Crocifissi)
Pittore bolognese, documentato dal 1355 e morto nel 1399.Nel 1355 "Magister Symon q. Philippi pictor" è iscritto nell'elenco degli uomini abili alle armi [...] vitalesca a Bologna. Accanto a Vitale dovette muovere i primi passi; Gibbs (1978) propone in alternativa una sua derivazione dal cognato Dalmasio, che appare però meno probabile viste anche le difficoltà di accedere all'identificazione di quest ...
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PETITI, Filiberto
Eugenia Querci
– Nacque a Torino, ultimo di dodici fratelli, il 14 novembre 1845 da Giuseppe, corriere di Gabinetto sotto Carlo Alberto, e Giuseppina Chiorando, sua seconda moglie. [...] letta più nei termini di una sollecitazione creativa, orientata al contatto diretto con la natura, che in quelli di una derivazione stilistica. Va tuttavia notato che nel corso degli anni, da più parti (e in particolare, nel 1888, da Gabriele D ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.