Andrea Branzi
Design
«Un designer dovrebbe sapere che gli oggetti possono diventare lo strumento di un rito esistenziale» (Ettore Sottsass)
Il design oggi
di Andrea Branzi
16 aprile
In concomitanza con [...] che il design, in passato, è sempre stato legato a determinati ambiti geografici (italiano, scandinavo, francese ecc.). La localizzazione derivava dal fatto che sia l’impresa sia il designer avevano la stessa nazionalità o, al massimo, si accettavano ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] Brera, e S. Rocco, perduto), e non in una cappella (Ceriana, in Ceriana - Quattrini, 2003, p. 34), è infatti accolta la derivazione raffaellesca dello stile e delle figure tanto da far assumere a esso il ruolo di testimonianza sicura di quel viaggio ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] dei quali lavorati a niello secondo la tecnica in uso a Venezia e diffusa in una serie di edifici di derivazione contariniana, mentre i due rimanenti capitelli sono decorati con caratteri cufici sempre a niello (ma a lavorazione invertita), di certo ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] VII e l'VIII sec., rappresentano M. che allatta il Bambino, in trono fra due angeli (è stata anche supposta la derivazione dallo schema di Iside e Horus) e l'esistenza di un tipo stabilito della Madonna Lactans (galaktotrèphousa) è stata dedotta da ...
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TRABEAZIONE
F. Krauss
Generalmente è il complesso orizzontale di travi che getta un ponte sugli spazi racchiusi fra gli elementi portanti- sostegni e muri- di una costruzione, e che sorregge i soffitti [...] 'architrave un arco piano.
Permangono, accanto a questo, gli ordini ionico e dorico. Lo ionico conserva il fregio derivante dall'ellenismo orientale, il dorico corrisponde generalmente al greco. Ciò vale però soltanto secondo un criterio generale: ad ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] ricche modanature a tòroi nel sostegno, mostrano di avere subito l'influsso di forme assire e cipriote. I. di derivazione babilonese ed assira si vedono sui sigilli bittiti; in epoca posteriore è preferito il sostegno a candelabro. Come i. servivano ...
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MAGNELLI, Alberto
Maura Picciau
Nacque a Firenze il 1 luglio 1888 da Emilio, commerciante, e da Giuseppina Pratesi. Alla morte del padre, avvenuta nel 1891, si prese cura di lui lo zio Alessandro (già [...] del 1914 (Parigi, Centre Georges Pompidou) il M. concilia problematiche differenti.
In un paesaggio di case di evidente derivazione cubista, ma colorate a tinte squillanti e piatte alla maniera di Matisse, si inseriscono agli estremi opposti una ...
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GIUSTINIANO
E. Zanini
Imperatore bizantino, G. regnò tra il 527 e il 565. Nato a Tauresium, un modesto villaggio nell'Illirico settentrionale - in seguito divenuto Iustiniana Prima (od. Caričin Grad, [...] la corona trionfale (Gaborit-Chopin, in Byzance, 1992, pp. 63-66). Ad altrettante formulazioni iconografiche di evidente derivazione classica si richiama anche l'immagine equestre dell'imperatore nel perduto gruppo bronzeo posto su di una colonna al ...
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BOGGIANI, Guido
Paolo Venturoli
Nacque a Omegna (Novara) il 25 sett. 1861 da Giuseppe e da Adele Gené. Nell'anno 1878 s'iscrisse all'Accademia di Brera, dove rimase per circa due anni; passò successivamente [...] che cento anni prima aveva visitato e descritto quelle terre; l'autore in particolare nega la derivazione dei Ciamacoco dai Zamucos con considerazioni di carattere geografico, culturale e linguistico, particolarmente valide queste ultime, avendo ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] più "romanista". La Caduta di s. Paolo, nella chiesa di Massa Lombarda dedicata al santo, denuncia la derivazione michelangiolesca dall'affresco della cappella Paolina, insieme con suggestioni raffaellesche e pordenoniane. Provengono dal tempio di S ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.