DALLE GRECHE (Delle Greche, De le Greche), Domenico (Giovanni Domenico)
Gianvittorio Dillon
Figlio di Antonio, veneziano - come egli dichiara nell'iscrizione della xilografia con la Sommersione del [...] reca un'iscrizione in lingua ceca datata 1563 con il nome "De le Greche", da considerare quindi come un secondo stato o una derivazione postuma da un disegno o una stampa del D., di una Veduta della chiesa del S. Sepolcro, di una Veduta di Venezia e ...
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FERRONI, Giuseppe
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Antonio e Paola Liberatori, nacque a Roma il 7 ott. 1714 (Bonaccorso, 1992). Non si hanno notizie della sua attività prima del 1737, quando figura nei [...] conto dei chierici minori nel periodo 1760-62 (Anagni, Arch. storico, Riformanze). L'opera mostra alcuni caratteri di derivazione borrominiana, come la vivace convessità della soluzione angolare, che fa il verso ad espedienti già visti in precedenti ...
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PIERGENTILE da Matelica
Matteo Mazzalupi
PIERGENTILE (Pergentile) da Matelica. – Ignote sono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Matelica (Macerata) e attivo nelle Marche [...] ancora regnava nella corte varanesca.
L’architettura di crociere su pilastri ornati da specchiature marmoree, di derivazione palmezzanesca, è abitata da figure massicce e abbondantemente panneggiate: alla conoscenza delle opere marchigiane di Luca ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] a lesene e semicolonne; nella facciata sul cortile modiglioni che animano i timpani delle finestre, in cui chiarissima è la derivazione dal Sammicheli, movimentano la parete con un gioco di masse abbastanza articolato; in maniera analoga, ma con una ...
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GERARCHIE ANGELICHE
M. Bussagli
Scala gerarchica della tradizione cristiana costituita - secondo le indicazioni dello pseudo-Dionigi (De coel. hierar., VII-IX) e di s. Tommaso d'Aquino (Summa theol., [...] angelici. Nella distrutta chiesa della Dormizione della Vergine di Nicea, infatti, i quattro cori angelici di derivazione paolina si individuano solo grazie alle scritte, mentre si mantiene invariata la raffigurazione, che vuole sottolineare la ...
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BISSOLO, Francesco
Maria Maddalena Palmegiano
Seguace di Giovanni Bellini, cominciò a imparare i primi elementi dell'arte pittorica probabilmente a Treviso, alla scuola di Gerolamo il Vecchio; trevigiano, [...] plastici di una certa forza, per la pennellata corposa e per il pendaglio di frutta è di chiara derivazione padovana; questi elementi esteriori più facilmente assimilabili erano caratteristici delle scuole venete e in ispecie della trevigiana, per ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] suo linguaggio, già decisamente orientato in chiave accademica, con gli apporti più stimolanti del "realismo romantico" di derivazione romana e napoletana. Nel 1861 presentò tre dipinti, oggi dispersi, all'Esposizione nazionale di Firenze: S. Eligio ...
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LICURGO (Λυκοῦργος, Lycurgus)
L. Guerrini
1°. - Personaggio mitico connesso con le vicende del ciclo di Dioniso (v.).
In Omero (Il., vi, 129 ss.) L. è ricordato come significativo esempio del castigo [...] decorazione del nuovo tempio di Dioniso ad Atene (Paus., i, 20, 3). Su monumenti di epoca romana, ma spesso di chiara derivazione ellenistica, L. appare o solo mentre vibra colpi ai rami di una vite, o mentre assale Ambrosia già trasformata o che va ...
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FAFFEO, Cristoforo
Gennaro Toscano
Pittore campano, documentato tra il 1489 e il 1497. Il documento più antico relativo alla sua attività è del 4 ag. 1489 e si riferisce al pagamento "per parecchie [...] una latente atmosfera antoniazzesca, evidenti sono i riflessi della produzione romana del Pinturicchio: in particolare essa è una precisa derivazione del suo Presepe, affrescato tra il 1488 e il 1490 nella cappella Della Rovere in S. Maria del Popolo ...
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ICONOGRAFIA
R. Bianchi Bandinelli
Il termine greco ει½κονογραºιᾒα (composto da ει½κωᾒν, immagine e γραºιᾒα, disegno, pittura) può assumere nell'archeologia e storia dell'arte due diversi significati, [...] di Alessandro, quale ci è conservata nel mosaico proveniente dalla Casa del Fauno a Pompei, che è a sua volta derivazione da una pittura assai più antica (v. philostratos), e che si ritrova sopra urne cinerarie etrusche e in rilievi provinciali ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.