BOMINACO
P. Petraroia
Località nei pressi di Caporciano (prov. dell'Aquila), posta in posizione dominante sulla piana di Navelli e la zona detta Prati di Ansedonia, in prossimità di uno dei più importanti [...] petali rotanti e dimostrando nei raffinati intagli a soggetti fitozoomorfi dell'architrave e dei capitelli una più studiata derivazione dall'antico (Lehmann-Brockhaus, 1942-1944; 1983, p. 159). Il ciborio del presbiterio e la cattedra abbaziale (che ...
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GRAZIA, Leonardo, detto il Pistoia
Roberto Cannatà
Figlio di Matteo di Nardo fu battezzato l'8 nov. 1503 nella cappella di S. Michele in Cioncio a Pistoia (Bisceglia, p. 100).
Matteo di Nardo (1474-1544), [...] del Vaga). In effetti rielaborano motivi desunti da Raffaello e dalla sua scuola. Nella tavola n. 370 è evidente la derivazione dal fondale architettonico della pala di Giulio Romano in S. Maria dell'Anima (ibid.).
Altra notizia sull'attività romana ...
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PENNACCHI, Pier Maria
Mattia Biffis
PENNACCHI (a Penachiis), Pier Maria. – Nacque a Treviso probabilmente nel 1464, come riportato dalle fonti ottocentesche a partire da Nicolò Mauro (Nepi Scirè, 1981, [...] del Cristo benedicente già Lanfranchi (Firenze, collezione Martello), nel quale sono state spesso riconosciute clausole formali di derivazione alvisiana compatibili con la prima maniera di Pennacchi.
Nell’agosto 1503 fu eletto arbitro insieme a Lotto ...
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BOTTICINI, Francesco
Anna Padoa Rizzo
Nacque a Firenze nel 1446 da Giovanni di Domenico, pittore di carte da gioco, che probabilmente gli fornì i primi rudimenti nella pittura. A tredici anni (22 ott. [...] 1471, già ricordato. D'altronde anche la tipologia delle figure dall'espressione malinconica e sognante parla chiaramente di una derivazione (e non di un anticipo come vorrebbe il Busignani) dal Botticelli.
In stretta connessione con la tavola dei ...
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LACUNARE (lacunar)
M. Wegner
I lacunari, o "cassettoni" dell'architettura greca ci sono particolarmente noti attraverso gli edifici classici di Atene: Partenone, Propilei, tempietto di Atena Nike, Eretteo, [...] Per quanto il tipo sia affine ai cassettoni attici classici, non è possibile stabilire una immediata derivazione dell'uno dall'altro; tuttavia si potrebbero far derivare tanto il geison a cassettoni del tempio di Atena in Paestum quanto il soffitto a ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica
L. Laurenzi
Conosciamo molte firme di scultori attivi in R., durante l'ellenismo e dalle iscrizioni trovate nei santuarî di [...] volti di questa e di altre opere affini, che non hanno la mimica del barocco, ma hanno un calore di derivazione scopadea.
Un'altra mediazione per giungere alle ultime espressioni di questa produzione asiatica ellenistica, si può fare partire dalla ...
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ITALIA, Angelo
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Licata, presso Agrigento, l'8 maggio 1628 da Francesco e da Lisabetta.
La sua prima formazione avvenne sotto la guida del padre, attivo a Licata in qualità [...] irregolare, ricondotto a un ideale quadrato circoscritto mediante otto ambienti aperti radialmente sulla nave centrale. Per essa la derivazione guariniana o borrominiana è in genere privilegiata dagli storici; tuttavia, si tratta in questo caso di un ...
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TURONE
T. Franco
TURONE Pittore attivo a Verona durante la seconda metà del Trecento, documentato dal 1356 al 1387.Le notizie sulla vicenda umana e artistica del pittore sono assai limitate e tutte [...] di Viboldone dichiara la stretta sintonia dei modi di T. con quei modelli, seppure interpretati con una 'dignità affabile' di derivazione emiliana, e spiega le affinità con le forme di Giusto de' Menabuoi colte da Longhi (1928-1929) e da Cuppini ...
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Vedi TAXILA dell'anno: 1966 - 1973
TAXILA (v. vol. vii, p. 630)
M. Taddei
Gli scavi condotti in passato a T. avevano permesso di risalire solo fino al VI sec. a. C.; recenti ricerche sul terreno (Sarai [...] soggetti molto più complessi e varî di quelli attestati nei piattelli: questi possono ben essere in qualche caso direttamente derivati da esemplari classici importati nella regione; un piattello come, ad esempio, quello con la "punizione d'un amorino ...
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BONZAGNI (Bongiovanni), Giovan Federico
Graham Pollard
Figlio di Giovan Francesco e di Maria Caterina Marolli, nacque a Parma in data imprecisata, ma comunque posteriore al 1507 (anno di nascita del [...] non è comunque fondata, e il catalogo della collezione Morgenroth avanza l'ipotesi che l'iscrizione indichi semplicemente la derivazione del disegno da un'opera del Parmigianino (U. Middeldorf-O. Goetz, Medals... from the S. Morgenroth coll., Chicago ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.