Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] mondiale è vissuta da molti, nella neutrale S., con un sentimento di colpa su cui s’innesta l’influenza dell’esistenzialismo di derivazione francese. Riuniti intorno a K.G. Vennberg e a E. Lindegren, i giovani autori si rifanno a modelli come T.S ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] base sboccano speciali ghiandole sebacee, le ghiandole tarsali o di Meibomio. O. parietale Vescicola di derivazione telencefalica posta sul tetto del diencefalo dei Vertebrati, detta anche organo parietale; differentemente sviluppato nelle diverse ...
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Arte e architettura
Ambiente di forma allungata destinato a servire come elemento di comunicazione fra ambienti contigui, oltre che a particolari funzioni.
Nelle chiese bizantine e preromaniche una g., [...] che la minaccia incombente delle invasioni di acqua. Il sistema delle finestre è molto usato nelle lunghe g. per derivazione d’acqua degli impianti idroelettrici, le quali spesso corrono sui fianchi delle vallate a distanze non molto grandi dalle ...
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ZODIACO (gr. ζῳδιακὸς κύκλος; lat. signifer orbis, zodiacus, ted. Tierkreis)
Pio Luigi EMANUELLI
Pietro Toesca
È, sulla sfera celeste, la zona delimitata dai due cerchi paralleli all'eclittica, che [...] anche al crollo del sistema tolemaico, servendo quelle figure a significare il corso dell'anno. La derivazione babilonese di molti nomi delle costellazioni zodiacali - "ariete", "scorpione", "gemelli", ecc. - non lascia dubbio che appartenga ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] . de la Catedral, Arx. i Bibl., 7, c. 164r). Il tau è un p. in forma di stampella o di T, la cui derivazione dal pedum romano o piuttosto dai bastoni dei patriarchi ebrei o della Chiesa greca è incerta. Gli esemplari di tau più numerosi sono scolpiti ...
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MADRID
A. Franco Mata
(arabo Majrīṭ)
Città capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima, nella regione della Castiglia Nuova, M. sorge sulla meseta alle pendici meridionali della Sierra [...] un angelo e di un santo; nella cornice degli archi un'iscrizione permette di riconoscere ciascuna delle beatitudini, derivazione dalla liturgia mozarabica, come è attestato anche nell'antifonario di León (Arch. della cattedrale).La scultura romanica ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] Fiori astratti (1946), Paesaggio astratto (1947) e Luminosità (1947; ibid.) i tasselli di colore sembrano intersecare linee-forza di derivazione futurista.
Sebbene tra il 1949 e il 1950 l’esperienza di Forma 1 si avviasse al termine, soprattutto a ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] portagli da Filippo e Sofonisba davanti a Massinissa, di un gusto tra rococò e classicistico, in parte di derivazione amigoniana, identificate da Pavanello (Da Padovanino a Tiepolo…) con i dipinti segnalati da Moschini (1808) in palazzo Mussato ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] ricopre il medesimo ruolo del sole. Del resto la derivazione del motivo della stella da quello della rosetta, sicché la lat. 1036, eseguito per Alfonso X il Saggio e derivato dal precedente).La tradizione scientifica e iconografica degli a. appare ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] anche a Leonardo, appare in controparte, ma più ammorbidito nel segno, nella Lavanda dei piedi del 1500, la cui derivazione dal Cenacolo appare pacifica, e ne rappresenta anzi una prima risposta in chiave quattrocentesca e bramantinesca. Come pure da ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.