DE LIONE (De Leone, Di Lione), Andrea
Adriana Compagnone
Nato a Napoli nel 1610, svolse il suo apprendistato presso il pittore tardomanierista Belisario Corenzio, questi gli insegnò la tecnica della [...] prima del Prado, inventariata nel catalogo del palazzo reale di Madrid redatto dal Mazo nel 1666, sebbene di derivazione castiglionesca e poussiniana, mostra nelle pose dei personaggi, negli alberi minuziosamente descritti caratteri tipici del D. e a ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] del mito in uno dei fregi dell'Heroon di Trysa (fine V sec. a. C.), accanto ad elementi di derivazione polignotea, quale ad esempio la rappresentazione paesistica del bosco ove si svolge la c., persistono molti tratti iconografici delle illustrazioni ...
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TALENTI
V. Ascani
Famiglia di architetti e scultori toscani originaria di Nipozzano, nel Pratomagno fiorentino, attiva a Firenze nel Trecento, responsabile dell'edificazione di alcune tra le più importanti [...] della porta del campanile (Kreytenberg, 1977; 1980b; 1981; 1993), dove si rifugia in consuete tipologie e stilemi di derivazione orcagnesca, vivacizzanti con fluidi e lineari panneggi e capigliature modelli le cui origini si lasciano pur chiaramente ...
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GRANELLO, Nicola
Gianluca Zanelli
Figlio del pittore Nicolosio e di Margherita, nacque a Genova intorno alla metà del XVI secolo.
La data di nascita dell'artista si deduce dal fatto che nell'aprile [...] , e il soffitto dell'atrio; in entrambi i casi i pittori utilizzarono il peculiare repertorio di elementi decorativi di derivazione romana, nelle sale maggiori alternati a riquadri con angeli o figure allegoriche, il tutto eseguito su una superficie ...
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GALLES
K. Watson
(gallese Cymru; lat. Wallia; ingl. Wales; Welisc, Waelisc nei docc. medievali)
Regione storica della Gran Bretagna sudoccidentale, che forma un vasto aggetto peninsulare bagnato a N [...] mostrano contatti con lo Herefordshire. Nella regione meridionale e sudoccidentale molti esemplari appaiono baccellati, copia o derivazione dei capitelli 'a tromba' o baccellati (scalloped) tardoromanici impiegati nel corpo longitudinale di St David ...
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FRANCESCO di Paolo da Montereale
Roberto Cannatà
Non si conosce con esattezza la data di nascita, da collocare intorno al 1475 in base all'epigrafe sepolcrale, di questo pittore attivo in Abruzzo nel [...] al confronto con i dipinti sopra citati si possono assegnare a lui un folto gruppo di opere, in cui appare evidente la derivazione dall'arte paterna, anche se il disegno si fa più largo e solido, con un senso più proporzionato dello spazio, in uno ...
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GIORDANO, Stefano
Francesca Campagna Cicala
Nacque a Messina in data imprecisata. La sua produzione artistica, che si colloca intorno alla metà del secolo XVI, documentata da alcune opere firmate e [...] reca caratteri affini alla Madonna della Natività dell'Altopascio e palesa nelle espressive fisionomie delle sante un patetismo derivato dalle appassionate creature polidoresche.
Tra le opere del G. menzionate dalle fonti erano una mezza figura della ...
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PASSARELLI, Vincenzo
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Vincenzo. – Nacque a Roma il 29 settembre 1904, figlio di Tullio (1869-1941), ingegnere, fondatore dello Studio Passarelli che a Roma ha accompagnato [...] Notre Dame è una delle opere più interessanti anche per aver introdotto in Italia una nuova tipologia scolastica, di derivazione statunitense, con i fabbricati che costituiscono un complesso progettato come un sistema urbano, è nella nuova sede dell ...
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PANNONIO, Michele di Nicolo d'Ungheria
PANNONIO, Michele di Nicolò d’Ungheria (Michele Ungaro). – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, documentato per la prima volta a Ferrara [...] Pannonio» – mai altrove attestata come firma e che per questo è stata interpretata anche come indicazione della derivazione del dipinto da un originale perduto. L’iconografia e le caratteristiche tecniche della tavola assicurano invece che essa ...
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GIONA, Gasparo
Stefano Pierguidi
Figlio di Girolamo, nacque a Verona nel 1563.
La data di nascita del G. si desume dal necrologio pubblicato da Puppi (in Gualdo, p. 73 n. 3), e precede di cinque anni [...] , in un delicato momento di transizione tra la tradizione stilistica di Campagnola e "un decorativismo più aperto di derivazione neoveronesiana" (Fantelli, 1985, pp. 95 s.). Le fonti ricordano soprattutto opere ad affresco, alcune delle quali ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.